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Contwig – Autobahn 8

2018 - Itawak Records
hardcore

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Tracklist

1. This Is The Sadness Of The Rich White Kids
2. Cowards (Dive Many Times Before Their Deaths)
3. 7:38
4. The Argus (feat. Guisberg)
5. Climbing Parnassus
6. Ausfahrt 34
7. Souvenirs In B Minor
8. Notes To Awaken Dreamers
9. Autobahn 8
10. The Heat
11. Oh Please, Go Away


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La Francia non è solo Carla Bruni, né tantomeno quel soft rock melenso da autogrill che si sente durante i viaggi in autostrada oltre confine; non è solo rivangare il passato alla ricerca di cantautori dalla chitarra facile, e non è nemmeno il metal di bassa lega da festival estivo. La Francia nasconde alcune perle spesso incastonate su un fondale ricco di melma che cerca quanto più possibile di tenerle lontane dalla portata del pubblico. Della Francia si sente dire poco, musicalmente parlando, al di là di alcuni nomi per i quali spesso si ignora addirittura la nazionalità transalpina per antonomasia.

Fortunatamente, Internet consente sempre di più l’avvicinamento a realtà che sanno il fatto loro più di tante altre, blasonate o meno. È il caso dei Contwig, band di Strasburgo (ah, ma è in Francia?) giunta al suo secondo lavoro, “Autobahn 8”, che segue di tre anni il micidiale otto tracce d’esordio “Freibad”. L’album, comprendente undici brani, e uscito a inizio mese per Itawak Records, segna finalmente una nuova svolta per quanto riguarda la scoperta di sentieri musicali inediti in campo underground. Si tratta infatti di una riscrittura in chiave totalmente personale e anarchica di quel quanto mai indescrivibile chaotic hardcore, derivazione ancora più punk del mathcore incarnato da mostri sacri come Converge, Coalesce e Botch. “Autobahn 8” è una bomba molotov che racconta di disagio interiore e di critica al conformismo, irridendo la società gollista con un savoir-faire capace anche di analizzare l’io più malsano e abbandonato.

La società odierna, o meglio i suoi figli super-ricchi e mai sazi di sfrenato consumismo, viene presa di mira con la prima traccia dell’album, This Is The Sadness Of The Rich White Kids, che oltre a un testo letteralmente da brividi impone fin da subito una capacità di maneggiare gli strumenti fuori dal comune. I Contwig sono stati influenzati dai Contwig stessi: le tracce si susseguono con un’alternanza di calma e tempesta che è un po’ il marchio di fabbrica del quintetto francese. Cowards (Dive Many Times Before Their Deaths) riporta alla mente le sonorità di quella super band che furono i Bastions, ma basta l’arrivo di 7:38 a far perdere il lume della ragione e delle citazioni, con una raffica di destabilizzanti dissonanze fuori controllo.

La complessità è ovunque in “Autobahn 8”, ma la sua forza è quella di non risultare un lavoro fine a sé stesso, quanto semmai quella di trasmettere sempre un messaggio duro, provocatorio, anti-sistema, frutto di una generazione underground che necessita di sfogare la sua rabbia attraverso tempi convulsi e voce incazzata. La title track sembra gettare un attimo di quiete, essendo l’unico pezzo interamente strumentale e completamente distaccato dall’hardcore punk e dal math. Parlare di Francia e non citare i Birds In Row sarebbe un peccato capitale: le influenze più marcate sembrano essere in uno dei singoli anticipatori fatti uscire dai Contwig, Souvenir In B Minor, nel quale si riassume l’intero album, tra sfoghi post-hc e batteria indemoniata.

Autobahn 8” suona incredibile come solo “Autobahn 8” può fare: un album (e una band) che sfidano tutto e tutti, senza badarsi di risultare esageratamente truci o debolmente comprensibili; con queste undici tracce si torna indietro nel tempo, ripiombando in un contesto di perenne mancanza di certezze personali e sociali, nelle quali solo lo sfogo musicale estremo può dare una via d’uscita. Ovviamente, attraverso il caos.   

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