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Interviste

Intervista ai PINGUINI TATTICI NUCLEARI

 

Abbiamo incontrato il giovanissimo leader dei Pinguini Tattici Nucleari, Riccardo, e con lui abbiamo chiacchierato di passato, presente e futuro; tra un Frank Zappa, un Elio e le Storie tese, e la città natia della band, Bergamo.

Pinguini tattici Nucleari: sarà scontato, ve l’avranno chiesto anche le pietre, ma perché questo nome?
Ci sono tante storie a riguardo, posso dirti che deriva da una birra scozzese ad altissima gradazione..lo abbiamo copiato, noi siamo esperti nel rubare!

Ma vuoi vedere che Bergamo è la nuova frontiera della musica Italian?  Verdena, i Plastic Made Sofa, di più recenti direi i Vanarin ed Enne…
I Verdena hanno fatto una rivoluzione incredibile, tutti noi bergamaschi dobbiamo fare i conti con loro. Sono stati seminali, importanti. Tante cose vengono fuori è vero, ci sono cose molte diverse e non c’è una vera identità. Non saprei se è un bene o un male.

Con chi andresti sul palco? 
Nicola è un grande amico! mi dividerei tra Enne e i Verdena!

Ho letto che la vostra formazione è cambiata molto rispetto all’inizio.  Raccontami come sono nati i Pinguini? Come mai siete cambiati così tanto?
Siamo nati senza aspettative, ci siam trovati a suonare per passione in sala prove. Quando abbiamo capito che potevamo vivere di musica e ci siamo accorti che la musica era parte integrante delle nostre vite, ognuno ha dato tanto al nostro progetto.

Quali band e quali suoni vi hanno maggiormente influenzato nella vostra carriera?
Ti dico subito i Queen, da bambino camminando in strada, dei rom proprietari di un circo hanno lasciato un pacco di cd; io l ho preso e lì ho scoperto questa band fantastica. Altri nomi sicuramente Frank Zappa e Lucio Dalla.

Bonariamente, credo che voi vi siate masturbati ascoltando Frank Zappa, il che è un bene. Penso ad un album come Freak Out, a mio avviso l’album più folle della storia del rock,  un lavoro del 1969! cosa rappresentano quei suoni: un punto di partenza o un tuffo all’interno di quei controversi codici linguistici e sonori?
E’ un punto di arrivo. Ci vuole una coscienza musicale enorme, è una rivoluzione più che un album vero e proprio.

Spiegaci come avviene il processo creativo delle vostre canzoni.
Scrivo io tutte le canzoni, mi metto davanti il pc, creo ed invio poi il tutto agli altri. Successivamente ognuno dice la sua, e poi in sala prove ognuno suona le proprie partiture. Se c’è qualcosa che non va bene si discute, non sono un despota!

Ritorniamo un attimo alla scena indie italiana. Credete che la nostra musica sia esportabile all’estero? Penso a Liberato ad esempio. 
Se penso a Liberato, assolutamente si. E’ un progetto bello in due sensi: è bello esteticamente poiché è stato capace di creare un mondo che ruota all’interno di una città riuscendo ad ammaliare anche un bergamasco come me. Il mistero poi affascina, l’anonimato è la vera bellezza. Un po’ come una donna che ancora non conosci…. Riccardo ma  sembra Tinder!!! (ridiamo…..)Anche Calcutta potrebbe funzionare benissimo.

Sono convinto che il prossimo anno Sanremo possa essere lo scenario che vi aprirà definitivamente le porte al mainstream. 
Io mi vedo a sconvolgere qualsiasi ecosistema. Un’eruzione di un vulcano, qualsiasi cosa che crea caos. Vorrei andare non te lo nascondo, vediamo… potrebbe essere l’anno prossimo chissà…

Nel 2014 esce “Il re è nudo” primo album della band totalmente autoprodotto. L’anno successivo  “Diamo un calcio all’aldilà”, anche questo autoprodotto. Nel 2017  pubblicate autonomamente il terzo album “Gioventù Brucata”. Per il quarto, la troviamo etichetta?? A parte gli scherzi, ho notato che le tematiche, quel sottile sarcasmo, l’ironia pungente, quel tono noir comico non è cambiato, ma i suoni sono più maturi, meno aspri…vuoi vedere che siete gli eredi legittimi di Elio?
Decisamente si, in realtà noi siamo figli di un’orgia. Personalmente sono figlio di Lucio Dalla, De Andrè (che tutti oggi rinnegano) e Venditti. Zappa ci ha sconvolto a tutti, ma Elio e Le Storie Tese è la band che accomuna tutti noi componenti della band, sono fondamentali per noi.

Racconta agli amici di Impatto l’esperienzae Sziget, e le differenze, laddove esistono, tra i festival italiani ed europei…
È stata un’esperienza unica, inizialmente eravamo molto scettici, non sapevamo neanche se ci fosse presenza italiana. Ci ha sorpreso! tantissima gente, tra cui molti italiani che addirittura ci riconoscevano in strada..fantastico!!! E’ un festival che abbraccia molto la nostra cultura, tantissime band italiane anche diverse tra loro sono stabilmente presenti nella line up.

L’ultimo concerto che hai visto?
Ho visto di recente Raige! è già abbastanza conosciuto, ma sentirete sempre di più parlare di lui…è un rapper che ha una lunga carriera e scrive benissimo.

Cosa bolle in pentola?
Tantissime richieste stanno arrivando, qualcosa potrebbe far discutere… preferisco non anticipare nulla. Posso dirti che la nostra carriera contrattuale è stata sempre sfigata fino ad oggi, oggi ti dico che vorrei trovare finalmente una stabilità.

Parte l’1 giugno il lungo tour che vedrà la band impegnata in lungo e largo in giro per l’Italia:

01.06 Big Bang Fest, Nerviano MI
02.06 Bella Vista Social Fest, Borgo a Buggiano PT
08.06 Biografilm Park, Bologna BO
09.06 Sound Vito, Legnago VR
12.06 Happening delle Cooperative, Bergamo BG
27.06 Festa della Birra di Cava Manara, Cava Manara PV
29.06 Rock 4 Ail, Vittorio Veneto TV
30.06 Villaggio Rock, Castiglione Fiorentino AR
01.07 Giugarock Festival, Lecco LC
05.07 Riot Fest, Massa Lombarda, RA
06.07 Memorabilia Festa della Musica Artigiana, Recanati, MC
07.07 Farcisentire Festival, Scisiano NA
08.07 Festa Allegrona, Allerona Scalo TR
12.07 Praticio Rock, Gattatico RE
14.07 TerraSound, Pescara PE
19.07 JamRock, Vicenza VI
28.07 Summer Nite Love Festival, Mogliano Veneto TV
04.08 Rock in the Casbah, Sanremo, IM
11.08 Baciami Festival, Livorno LI
12.08 L’Arte non è Acqua Festival, Spinetoli AP
17.08 Festa di Radio Onda D’Urto, Brescia
23.08 Balla coi Cinghiali, Forte di Vinadio CN

 

 

 

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