Johnny Marsiglia – Memory

“Memory” segna il ritorno sulla scena del rapper palermitano classe ’86 dopo un lungo silenzio durato quattro anni dal suo ultimo album “Fantastica Illusione“.

Già dal primo ascolto si riesce a percepire quanto cuore e quanti sforzi siano stati profusi per la realizzazione di questo progetto, che si mostra come un’istantanea in grado di fissare attimi di vita evolvendosi di pari passo con il vissuto e con la pelle dell’artista. Come è facile evincere, il fil rouge che lega tutti i pezzi del disco sono i ricordi e, in particolar modo, gli attimi più intimi che hanno scandito la sua adolescenza fra i vicoletti di una Palermo dei primi 2000. La puntina scorre sul vinile e sin dal primo pezzo, Clessidra, siamo catapultati in queste atmosfere nostalgiche scandite dalla batteria e dalla linea di piano che sfuma e ritorna durante il pezzo, il tutto incorniciato dalle rime di Johnny e dalla voce di Davide Shorty.

Il disco è estremamente personale e non si presta a featuring: l’unico altro ospite è Peter Bass chiamato per il ritornello di La pioggia, gli applausi,  singolo estratto prima dell’uscita. Le produzioni sono tutte affidate al compagno di sempre, Big Joe, lo scheletro del progetto, con cui ha prodotto i suoi tre dischi precedenti e condiviso parecchi palchi in giro per l’Italia. Il sodalizio fra i due si rivela vincente anche questa volta: il flow, gli incastri e le liriche di Johnny si spalmano perfettamente sui tappeti sonori creati da Joe, molto vari e dinamici e che possono arrivare a cambiare anche all’interno dello stesso pezzo, come succede in O.L.G.A., in cui il beat si adatta alla profondità della voce del rapper che ci dà un saggio delle sue qualità tecniche. Suoni crudi e ovattati si alternano nell’album, scanditi da campioni vintage, svecchiati alla grande, mentre ripercorriamo i racconti di Johnny dei pomeriggi passati al barbiere, nel pezzo Retrogame, ai videogiochi che hanno segnato una generazione, le ore passate in piazza a fumare, i primi amori, i lavoretti, i party descritti nella traccia Tempi d’oro; le difficoltà, per un ragazzo con alle spalle una famiglia multietnica, di crescere in un contesto come quello di Palermo, povero e splendido allo stesso tempo. Arriviamo al pezzo forse più personale del disco, Fan, in cui Johnny esprime l’orgoglio per l’appoggio che il padre gli dà tutti i giorni riconoscendogli tutti gli sforzi e i sacrifici fatti per tirarlo su. Arriviamo infine a Slot1, perfetta outro del disco: mentre ci apprestiamo a spegnere lo stereo un semplice sample ci accompagna verso la fine, dando risalto alla voce profonda e alle rime di Johnny.

Come avrete capito “Memory” è un album molto intimo che ci permette di entrare nella quotidianità e nei ricordi di Johnny Marsiglia e per questo va ascoltato con molta cura:<< Viaggio nei ricordi sono un passeggero scatto/ voglio solo il negativo faccio il pieno, quando devo ripartire/da quando Primo mi diceva che il malessere è strumento per reagire>>.