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Mazzy Star – Still

2018 - Rhymes Of An Hour
dream pop / shoegaze

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Tracklist

1. Quiet, The Winter Harbor
2. That Way Again
3. Still
4. So Tonight That I Might See (.ascension version)


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I Mazzy Star non hanno mai raccolto davvero ciò per cui hanno seminato, quasi fossero un gruppo di altri tempi. Classici, eterei e in qualche modo slegati dalle mode del tempo al momento in cui hanno esordito, negli anni novanta, in un periodo in cui alla scena alternative si chiedevano cantanti dirompenti, per personalità, look, atteggiamenti trasgressivi, Hope Sandoval risultava davvero diversa da tutti.

Sembrava giovanissima nonostante avesse già trent’anni e questa sua età traspariva solo dalle influenze della musica, frutto della partnership artistica con David Roback, altra figura centrale della scena Paisley Underground e neopsichdelica, prima con The Rain Parade e poi con Opal, per un suono che univa influenze alternative a una passione per il rock più classico.

Appartenevano ad una generazione precedente, come molti artisti usciti dalla scena alternative americana negli anni novanta, si pensi solo a Sonic Youth e Screaming Trees che raccolsero consensi di massa solo dopo l’esplosione del grunge. Curioso è vedere invece come l’influenza di Hope Sandoval sia ben presente nel pop di oggi, quanto una Lana Del Rey le sia debitrice da un punto di vista musicale, ma non di immaginario.

Ritrovare i Mazzy Star oggi è come compiere un viaggio nel tempo, questo “Still” potrebbe provenire tranquillamente dalla metà degli anni novanta, in Quiet, The Winter Harbor, Hope Sandoval si riprende ciò che Lana Del Rey ha fatto suo, mentre  That Way Again  è una ballad acustica con i suoni di Fade Into You, sapori quasi country, suggestiva ma già sentita.

Interessante la traccia che da il titolo all’EP,  Still, incedere minimale alla Velvet Underground che lascia il posto a So Tonight That I Might See (.ascension version) funerea, tra organo elettrico ed ebow, inserti elettronici minimali e le ultime due tracce risultano le più interessanti del  lavoro, nonché le più lunghe  come minutaggio.

Sono tornati, inossidabili, l’immagine della cantante non è più quella di una volta, ma guardando in giro le artiste della nuova scena indie sembra che abbia finalmente fatto scuola, è lei la capostipite e forse le andrebbe riconosciuto.

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