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GOLDENGROUND: Drown Within Records

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Esiste un mondo sommerso, una selva di persone, passioni e cuori che stanno dietro alla musica e che ogni giorno la nutrono con amore paterno, nascosti dietro le quinte della scena. Goldengound va a scavare negli intricati tunnel dell’underground per portare alla luce le scintillanti pepite d’oro sparse in tutta italia e per dare voce a chi è solito dare voce alla musica.

Cominciamo incontrando Cristian Franchini (già voce dei Lambs), che ci parlerà in questa sede della sua Drown Within Records, dimora dell’oscurità e dei tumulti interiori, che vede nei suoi cataloghi la presenza alcuni degli artisti più particolari del sottobosco italiano quali Postvorta, Sunpocrisy, Hungry Like Rakovitz, Loro, ecc..

Drown Within

Drown Within Records da fuori sembra una realtà quasi esclusiva che punta alla qualità e a scovare musica profondamente particolare come sua prima ragione di esistere. Se vuoi smentiscici brutalmente, e nel mentre raccontaci un po’ come è nata l’etichetta e cosa ora bolle in pentola.
Sono lieto che DWR venga percepita nel modo da te descritto. Mi sono sempre concentrato sulla scoperta di progetti caratterizzati da una certa autenticità; in un marasma musicale praticamente infinito penso sia arduo trovare gruppi appassionati che si sappiano distinguere con facilità. Indubbiamente con questa piccola etichetta indipendente sono partito da una base acerba e metal che vedeva tra le primissime produzioni anche la mia vecchia band, i Dementia Senex o altri gruppi di amici come Sedna, Abaton e Postvorta. Ora DWR si è praticamente ramificata verso lidi sonori più eterogenei che in comune hanno più che altro un concept e la sua genuina attitudine.

Tutte le etichette ricevono un sacco di demo, com’è il tuo rapporto con le nuove proposte? Come decidi cosa pubblicare su Drown Within? Dai un consiglio a chi vorrebbe inviarti qualcosa da sentire.
Arriva tantissima musica da ascoltare, ma il tempo utile è scarso, quindi è praticamente essenziale che una band sappia catturare la mia attenzione distinguendosi e riuscendo a condividere il proprio messaggio in primis; molti gruppi che ho prodotto li ho conosciuti di persona organizzando concerti “e con alcuni di questi esemplari” ci ho fatto amicizia, altri mi hanno semplicemente inviato una mail facendomi scoprire musica incredibile.  Se qualcuno è seriamente interessato ad attuare una collaborazione con Drown Within, mi aspetto che conosca le attuali produzioni e che sia entusiasta di poter contribuire a questo vortice musicale in espansione generato nel 2013.

Quali sono i progetti del tuo catalogo di cui vai più orgoglioso? Ci sono dei gruppi che avresti a tutti i costi voluto in etichetta ma che per qualche motivo non sei riuscito a pubblicare?
Devo dire che i Lambs non sono affatto male, penso continuerò a tenerli d’occhio eheh. A parte gli scherzi, sono particolarmente orgoglioso di aver collaborato con band che ascolto e seguo dagli esordi quali Hungry Like Rakovitz, Corbeaux, Viscera/// e Loro. Altri gruppi con cui vorrei avere una collaborazione sono tanti, ma senza fare una lista chilometrica, su tutti citerei Nero di Marte, Messa e WOWS. Questo pensando al suolo nazionale e senza toccare la scena francese che personalmente adoro.

Drown Within

Domanda di rito e obbligata, cosa pensi dello stato dell’industria discografica di oggi? Dicci cosa secondo te farebbe bene al mercato e cosa invece bisognerebbe cambiare da domani mattina.
In generale penso che occorra accettare le mutazioni del mondo della musica; purtroppo o per fortuna concepiamo il supporto fisico di un album come oggetto di culto a cui attribuire un valore simbolico. Per ascoltare musica ognuno ha le sue preferenze, ma guardandomi un po’ intorno mi pare di capire che oggi la maggior parte della gente ascolti tutto su youtube piuttosto che in cd o vinile. Spotify sembra il nuovo canale mainstream delle hit radio mentre Bandcamp è la via di mezzo che permette di avere un’idea istantanea e complessiva su un gruppo. A me personalmente piace molto ascoltare musica in macchina, preparo una chiavetta USB di file .WAV e il gioco è fatto. Un’opera tangibile è comunque essenziale se credo e godo di quel che ascolto, quindi nel contorto mondo dell’industria discografica ci finisco per forza. Che sia una malattia comprare dischi nel 2018? forse è disposofobia o un banale feticismo, ma che importa veramente? credo che l’importante sia semplicemente supportare le realtà musicali che ci trasmettono qualcosa in un modo o nell’altro.

Come ti ha cambiato a livello personale l’esperienza dell’etichetta? Come conduci la tua quotidianità con le attività di Drown Within?
È stato un processo graduale, all’inizio non c’era un’idea precisa a dire il vero,  piuttosto l’urgenza di conoscere nuova musica. Rispetto ai primi anni di attività, ora ho meno tempo a disposizione per l’etichetta, ma sicuramente piu’ chiarezza di intenti. Le giornate in cui mi posso dedicare interamente all’etichetta non esistono, tuttavia controllo quotidianamente i nuovi ordini online, così da poter spedire i dischi nel più breve tempo possibile e assicurarmi che arrivino sani e salvi. Poi ci sono le giornate in cui arriva la mail di un amico con il nuovo disco della sua band in allegato: è una grandissima soddisfazione conoscere persone in questo modo e lo è altrettanto poter contribuire attivamente alla diffusione della musica che amo.

Quasi tutte le etichette indipendenti sono gestite da ragazzi che suonano, nel tuo caso sappiamo che sei la voce dei Lambs. Ti senti più musicista, più publisher o più promoter? Soffri mai di schizofrenia da personalità multipla?
Questa è davvero una bellissima domanda. Non saprei dirti se la schizofrenia da personalità multipla sia una causa o una conseguenza “del mestiere”, ma certamente il rischio di incombere in qualche psicosi esiste effettivamente eh eh. Non mi sento comodo in nessuno dei tre ruoli da te riportati, ma sicuramente è mio interesse esercitare la mia passione per la musica in tutte le forme raggiungibili. Sono onorato di essere tra le vostre pagine, quindi ringrazio tutta la Redazione per lo spazio concesso e chiunque abbia letto fino a questo punto.

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