1. Greek Fire
2. Right Before
3. Two Ears One Mouth
4. Clementine Peels
5. Plumber's Foxtrot
6. Il Maestro/If I Could Say
7. Being Married
8. Slow Talker
9. Promises
10. Whales In Space
C’è tutto il respiro del noise rock, della dissonanza in quanto religione elettrica che si perpetra e mistifica in onde sinuose nei Bellini. Sono passati quasi 10 anni dall’ultimo da “The Precious Prize Of Gravity” eppure tutto è rimasto intatto, così come l’ispirazione e l’urgenza.
“Before The Day Has Gone” racchiude in sé tutto questo, il tocco del disincanto strascicato di un genere che si autoalimenta e in sé conclude il suo riciclo rigenerandosi. Così le chitarre di Agostino Tilotta e la voce indolentemente punk di Giovanna Cacciola si ergono ancora una volta da un mare di rumore e robustezza e resilienza perpetrate dai compagni Alexis Fleisig e Matthew Taylor. E ancora una volta centrano il segno.
C’è tanto livore post-punk che si incunea in brani come l’ondivaga Two Ears One Mouth, con la voce prima a trascinarsi e poi a cullare mentre gli strumenti costruiscono sotto i suoi immaginifici piedi ponti e salite scoscese. L’affilata Clementine Peels è un contraltare punk e porta in dono una ferocia che non si sopisce mai e che torna intaccata da tempi remoti, un’onda che si riflette speculare e incatenata nel riff plumbeo ed ipnotico di Plumber’s Foxtrot, forse in dosi ancor maggiori. Del math più grigio e atterrente fa parte l’opener Greek Fire con le spire di basso e chitarra che avvolgono e stritolano.
Oscure decostruzioni matematiche delle sei corde si districano sotto il declamare vocale, ampio ed epico di Il Maestro/If I Could Say, decostruzioni che esplodono ben presto in sciabordii elettrici scomposti. Un continuo mutare da minimalismo a magniloquenza da capogiro, due sensazioni e modi che si rincorrono per tutta la durata del disco.
Tutto come da copione, ma quando la sceneggiatura è così sopraffina la messa in atto non potrà che essere soddisfacente. I Bellini orchestrano a dovere l’aria sferzata da vespe metalliche e “Before The Day Has Gone” dispiega le sue ali, volando fino a scomparire all’orizzonte. La sensazione è quella che al loro ritorno, magari tra altri 10 anni, tutto sarà ancora immutato. Per fortuna.