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Bracewar – Colossal

2018 - Triple B Records
hardcore

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Tracklist

1. Introduction
2. Hidden
3. The Prophecy


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I Bracewar da Richmond ci avevano lasciati nel 2009 con un demo su cassetta intitolato solamente “Demo 09“. I suoni erano quelli di sempre, anche perché non erano passati molti anni dal loro best seller “Juggernaut“, album maestoso uscito per 1917 Records e colpevole, tra diverse controversie, di aver rivisitato il powerviolence in una maniera molto più hardcore e sfacciatamente tosta. Con “Juggernaut“, infatti, i quattro dalla Virginia ci fecero rendere conto che il powerviolence non fosse solamente quello di Deep Six o “Charred Remains” dei Neanderhtal o del Sol Levante, ma che avrebbe potuto essere suonato alla moda, striminzendo i pezzi al minimo ed eliminando fischioni e introduzioni, lasciando in disparte i pensieri sulla decadenza del lavoro culturale umano e indossando un bel paio nuovo di Nike a pesce.

Colossal“, in uscita per Triple B Records, è un EP cupo, invece. È più marcatamente, se vogliamo, hardcore rispetto ai precedenti dischi, e abbandona del tutto le risse da bar, i patti d’amicizia e le violente dichiarazioni di intenti da brufolosi rednecks neopatentati. I tre pezzi che compongono il disco danno spazio ad assoli, lunghi tratti suonati lenti, ritornelli scanditi con precisione; la direttrice principale è quella di un hardcore punk più vicino ai nostri tempi: il classico “hardcorone” di Blacklisted, Terror e Bitter End, per intenderci.

Il fatto è che “Colossal” risulta a tratti veramente noioso: ci si aspetta, prima o poi, l’arrivo scontato di un mosh dei più telefonati e sperimentati ma niente, gli stacchi durano poco e la voce, non più squarciona e stradaiola, non si amalgama bene con la new wave musicale intrapresa dalla band. Il titolo del lavoro, infine, è troppo poco eloquente, nonostante sia perfetto per un album noise.

Get Sick.

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