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Windhand – Eternal Return

2018 - Relapse Records
stoner / doom

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Tracklist

1. Halcyon
2. Grey Garden
3. Pilgrim's Rest
4. First to Die
5. Light into Dark
6. Red Cloud
7. Eyeshine
8. Diablerie
9. Feather


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Se gli Electric Wizard tentassero di replicare il suono degli Ufomammut, ed avessero come cantante  Malika Ayane, il risultato sarebbero i Windhand. Batteria opprimente e mai troppo complicata (vedi il semplice boom-boom-tap di queeniana memoria di Halcyon), riff psichedelici con assoli blues annegati nei pedali fuzz e nell’eco, ed una cantante melodica che non sfigura mai nemmeno nei ritornelli grungeschi come quelli di Grey Garden.

Al quarto LP in poco più di 6 anni la band oramai gioca col pubblico a favore e forse per questo sente che  può concedersi una pausa. Pausa che prende le sembianze un po affrettate e quasi completamente acustiche della terza traccia, Pilgrim’s Rest. Niente da rimarcare qui tranne che come ninna nanna non sarebbe affatto sprecata. First to Die ci risveglia dall’intorpidimento e non lascia scampo: 7 implacabili minuti di psy-doom accompagnati dall’aura straziata di Dorthia Cottrell. Angosciante era anche sentire la prima Lydia Lunch, ma quelle erano canzoni di 1 minuto e ben altri tempi.

L’album chiude con il poco ispirato fade out di Feather dopo i suoi 13 minuti abbastanza soporiferi acustico-elettrici.  Ma tornando indietro di qualche canzone ci sono un paio di spunti da evidenziare. Sentire Light Into Dark catapulta immediatamente nella seconda metà dell’ oscena stupefacenza di Eko Eko Azarak dei sopra citati Electric Wizard. Eyeshine è gustosa: 11 minuti di melassa quasi-funeral doom che trascorre sorprendentemente bene. Per i loro standard Diablerie è quasi pop come struttura e melodie vocali ed è qui che si intravede il senso del dibattito di quelli che li definiscono i “Nirvana del doom”.

Il celebre Jack Endino è di nuovo il producer, come nel 2015, ma per arrivare all’apice dello stoner doom “Eternal Return” è sulla strada giusta? Non è ancora arrivata né la loro Smells Like Teen Spirit né tantomeno la loro Dopesmoker e ci auguriamo che i prossimi lavori possano andare in una direzione più tagliente.

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