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Campos – Umani, Vento e Piante

2018 - Woodworm Label
pop folk / elettronica

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Tracklist

1. Passaggio
2. Qualcosa cambierà
3. Take me home
4. Schiena di bue
5. Madre moderna
6. Colibrì
7. Bughialenta
8. La notte e il giorno
9. Senza di te
10. S.


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La Woodworm, una delle etichette indipendenti più importanti in Italia è molto più che un collettivo di artisti, è una certezza, una limpida speranza a cui si possono aggrappare tutti coloro che sostengono, da troppo tempo, che non ci sono proposte nuove ed interessanti nel mercato discografico italiano. C’è giusto qualche nome che si collega alla scena indie: Ministri, Fast Animals and Slow Kids, Zen Circus e Dunk sono solo alcuni dei protagonisti ma la lista si è allungata in questi ultimi anni e, infatti, le nuove leve emergenti del panorama musicale sono pronte a dimostrare che c’è molto altro da esplorare.

I Campos, il gruppo pisano composto da Simone Bettin (chitarra, voce), Davide Barbafiera (elettronica) e Tommaso Tanzini (Basso), dopo il battesimo al pubblico con l’album “Viva” uscito nel 2017 per Aloch dischi, ha dimostrato di voler fare sul serio infatti, a solo un anno di distanza, esce per la Woodworm label “Umani, vento e piante” coprodotto da Andrea Marmorini (Fast Animals and Slow Kids, La Notte, Wu Ming Contingent) disponibile dal 9 novembre.

Se da una parte il primo lavoro dei Campos proponeva ballate intense, poco innovative, che alternavano la musica folk americana al pop europeo, dall’altra il secondo progetto della band rivela una netta maturazione; c’è più creatività nei singoli pezzi, emerge un’attenzione particolare sui testi in lingua italiana; ogni singolo passaggio tenta di creare una forza emotiva incredibile e, in alcuni casi, proprio come avviene in Qualcosa cambierà, Schiena di bue, Colibrì e Bughialenta la prova è vincente.

Umani, vento e piante” è un disco intenso, in cui la sfida più ardua sta nel creare una matassa di melodie, ritmi ed atmosfere che funzionino tra loro, senza tralasciare però il linguaggio tendenzialmente metaforico che è pronto a destare l’ascoltatore con immagini e scenari sempre diversi. Dunque un lavoro equilibrato, dove non ci sono cambi di direzione o brani che stonano nel contesto, anzi risentono tutti quanti della stessa origine e di una spiccata volontà di comunicare un messaggio a volte malinconico altre più idilliaco e romantico.

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