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Saves The Day – 9

2018 - Equal Vision
emo / pop punk / power pop

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Tracklist

1. Saves The Day
2. Suzuki
3. Side By Side
4. Kerouac & Cassady
5. It’s Such a Beautiful World
6. Rose
7. 1997
8. Rendezvous
9. 29


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Ho fatto molta fatica ad ascoltare il nuovo disco dei Saves The Day, per una serie di motivi; in primis perché la loro miscela di pop punk ultra melodico ed emo, mi pare quasi anacronistica oggi, ancora di più se suonato da gente che non è decisamente più in età adolescenziale – ma ognuno, indipendentemente dalla data di nascita, è ovviamente libero di suonare quello che vuole e come preferisce – ma soprattutto perché la musica del quartetto del New Jersey ha sempre e puntualmente quel qualcosa di eccessivamente mieloso e stucchevole che onestamente alla lunga infastidisce. Nulla contro la melodia, che spesso aiuta, ma qui ce n’è fin troppa soprattutto se comunque si rientra nel filone “punk”, anche se qui il punk è obbiettivamente una reminiscenza che riguarda  forse un’epoca passata.

Intendiamoci, i Saves The Day non sono l’unico gruppo che viene fatto rientrare in questa categoria e che utilizzi dosi massicce di melodia, ce ne sono miriadi di band oggi che ne abusano, sdoganate dalla seconda metà degli anni Novanta da MTV quando ancora l’emittente dettava legge nell’orientare i gusti musicali dei più giovani, ma in questo caso il detto il troppo stroppia lo trovo davvero azzeccato . In tale contesto poi si aggiunge la voce altamente zuccherosa ed oserei dire efebica del cantante Chris Conley, che di sicuro non mi aiuta a superare il personale problema che ho nei loro confronti.

Provando a dare un punto di vista meno soggettivo e più distaccato, i nove brani all’interno di “9“, non sono da buttare su tutta la linea. Canzoni semplici con arrangiamenti minimali ma azzeccati e la band fa sempre il suo mestiere, il sound a volte risulta addirittura massiccio e corposo, secondo i clichè ormai super rodati del pop punk, come nell’apripista ed omonima traccia con suoni tipicamente molto mediosi o in It’s Such A Beautiful World. Sono però i pezzi più power pop oriented a convincere di più, su tutti Side By Side, Kerouac And Cassidy, 1997 Rose dove per un attimo ho avuto un sussulto in senso positivo quando ho sentito l’intro che ricordava vagamente band emo tipiche del catalogo Dischord di metà anni Ottanta, ma è solo una brevissima parentesi seppur gradita dal sottoscritto.

Stendo un velo pietoso su Rendezvous, onestamente una nenia davvero imbarazzante, che per fortuna dei Saves The Day non è messa a conclusione del disco, affidata invece a 29, brano che non aspettavo, non tanto per le sonorità o per le doti compositive, ma per la durata davvero notevole di oltre 20 minuti; una sorta di altro disco all’interno del disco, che ripropone in un unico pezzo tutte le caratteristiche tipiche della band. Proprio l’eccessiva lunghezza rende però davvero difficile l’ascolto di un pezzo che mostra tra l’altro una scarsa omogeneità. In sostanza, una scelta che faccio fatica a capire in tutta sincerità.

Insomma, ci ho provato a non cassare del tutto il disco, cerco sempre di non essere troppo precipitoso nel dare un giudizio, ma purtroppo da quasi quarantenne quale sono, da quello che ho potuto ascoltare all’interno di “9“, non mi sento onestamente di consigliarlo a nessuno, se non forse ad un sedicenne nell’anno 2000. Ma come si fa, senza macchina del tempo?

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