Deleted Soul – Lucid Vision

Mario Tucci, ovvero chi si trova dietro lo pseudonimo Deleted Soul, non è sicuramente nuovo alla scena musicale, nazionale o meno, ma questi nove pezzi rimangono comunque il suo disco d’esordio.

Gioca con la musica elettronica come meglio crede, iniziando ed ampliando stili diversi, con qualche collaborazione ed una cover, mantenendo sempre un sottofondo di tranquillità che fa da filo conduttore in tutto il disco, per assicurarsi di non perdersi tra i vari sottogeneri che esplora man mano.

Apertura calma ma ben decisa, proeguendo su ritmi quasi tribali e toccando strascichi quasi blues per poi tornare su Dubnation e avvicinarsi alla fine con la coralità di Open My Hands, lasciando la spinta massima proprio sulla chiusura in Soul Deep e mantenendo un aggancio al trip hop che è impossibile non percepire ad ogni angolo.

Sicuramente non è a corto di armi o d’inventiva, anche se è impossibile percepire indecisione nel disco: sa quello che fa e lo sa fare benissimo, si inventa tante virate quante se ne può permettere e lascia sicuramente su ogni traccia il segno dell’esperienza.

Un lavoro da spingere molto oltre i confini nazionali, senza nessun dubbio, che regala spunti e novità in una scena spesso troppo statica e riesce a farlo senza mai fermarsi, ascolto dopo ascolto.