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Deerhunter – Why Hasn’t Everything Already Disappeared?

2019 - 4AD
indie / rock

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Tracklist

1. Death in Midsummer
2. No One’s Sleeping
3. Greenpoint Gothic
4. Elemental
5. What Happens To People?
6. Détournement
7. Futurism
8. Tarnung
9. Plains
10. Nocturne


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Why hasn’t everything already disappeared?”: la domanda che ci viene posta dal titolo dell’album, quando accostata alla musica dei Deerhunter, esprime una sensazione di rammarico, di disappunto. È un miracolo, l’essere ancora qui, è assurdo che non sia ancora scomparso tutto. Sono questi i sentimenti che trasmettono i Deerhunter con questo disco: la totale precarietà della nostra esistenza, di quello che siamo e di quello che circonda. Sono ormai distanti dalle loro origini punk e pensano più a creare canzoni soffici, atmosferiche; hanno sempre puntato a creare musica destinata ad un ascolto teatrale, ma qui più che mai la struttura dell’album sembra narrare una storia.

Il disco inizia con Death in Midsummer, una canzone che si svolge attorno ad un loop vivace ma che ben presto si dissolve nella malinconia, capovolgendosi e girando su sé stessa. Dopo troviamo No One’s Sleeping, che ha degli echi quasi country; a susseguire ci sono un brano strumentale molto evocativo ed una delle più belle canzoni dell’album, Elemental. Quest’ultimo è un pezzo di pura nostalgia, di stanchezza. E’ una canzone che esprime l’apatia con cui si può finire ad affrontare il dolore, la precarietà dell’esistenza menzionata prima; ed il tutto è espresso in modo orecchiabile e memorabile.

What Happens to People? è un altro pezzo cardine del disco. Con la sua dolcezza e lentezza fa pensare ad un ballo di fantasmi, una vecchia foto in bianco e nero. Da Détournement in poi si cambia direzione e troviamo delle tracce più contenute, semplici, ma non per questo meno significative. Il finale Nocturne è una bellissima discesa che va a toccare tutti i temi presentati prima. Si apre con la voce filtrata di Bradford Cox che inizia ad essere interrotta sempre più spesso finché non scompare del tutto, lasciando spazio a una scia di sintetizzatori e chitarre che ballano tra loro.

Le sensazioni trasmesse dai Deerhunter in “Why Hasn’t Everything Already Disappeared?” non sono trascurabili. Sono forti, importanti, attuali, e dopo l’ascolto le canzoni lasceranno il segno. Nonostante il pubblico generale abbia iniziato a prestare meno attenzione al gruppo dopo l’uscita di “Halcyon Digest”, come a pensare che dopo un disco così ben fatto sia impossibile fare qualcosa che arrivi lontanamente vicino, i Deerhunter continuano a dimostrare il contrario. “Why Hasn’t Everything Already Disappeared?” è forte nella sua intimità, nella sua intensità e nella sua malinconia, e non va lasciato perdere.

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