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I Hate My Village – I Hate My Village

2019 - La Tempesta
psychedelic rock

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Tracklist

1. Tony Hawk Of Ghana
2. Presentiment
3. Acquaragia
4. Location 8
5. Tramp
6. Fare un fuoco
7. Fame
8. Bahum
9. I Ate My Village


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Il progetto I Hate My Village rappresenta una proposta musicale che, nel mondo della musica  contemporanea, ancora non esisteva. Dietro ogni creazione artistica c’è spesso una macchina organizzata potente che studia, lavora e sperimenta; gli I Hate My Village sono una super famiglia composta da colleghi che già nel mondo alternative italiano si conoscevano per bene: Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours), Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) e Alberto Ferrari (Verdena), coadiuvati per questa occasione da un produttore d’eccezione come Marco Fasolo (Jennifer Gentle).

L’esordio del gruppo – attraverso l’etichetta discografica La Tempesta International  – risale a novembre 2018, mese in cui viene pubblicato il primo singolo Tony Hawk Of Ghana a cui è seguito il secondo dal titolo Acquaragia, reso noto poco prima delle vacanze di Natale. L’omonimo album è a tutti gli effetti un disco stampato solo su vinile in tiratura limitata, già fortunatamente in pre-ordine.

L’enigmatica e oscura copertina disegnata dall’artista romano Scarful è un motivo in più per scoprire cosa si cela dietro le nove tracce. I tre musicisti sono portavoce di più generi musicali già esplorati nelle pregresse esperienze: dal rock al blues e dal jazz-funk al prog, ma questa volta c’è un elemento di spicco rappresentato da ritmi e fascinazioni africane che trainano abilmente l’intero progetto.

Tony Hawk Of Ghana, il primo pezzo, dimostra carattere, energia ed è accompagnato dalla voce intensa di Alberto Ferrari; a seguire spunta la strumentale Presentiment, un pezzo scandito da un groove pazzesco e un ritmo ipnotico, è uno di quei passaggi sonori che, nonostante sia privo di voce, rimane impresso dopo pochi ascolti. Acquaragia è l’incontro musicale perfetto in cui emerge la passione verso le sonorità della musica africana; Location 8, Tramp e Fare un fuoco sono jam infuocate in cui è presentata una danza di colori e di suoni inconfondibili. Fame è una parentesi bellissima in cui la scena musicale cambia nuovamente dirigendosi verso atmosfere evocative e malinconiche rese magiche dalla vocalità del leader dei Verdena; Bahum è una favola in musica che mette in evidenza ancora una volta l’ impegno del progetto nello sperimentare sonorità apparentemente distanti che possono coesistere in armonia e funzionare tra di loro.

Il lavoro si conclude con la traccia I Ate My Village, un’esplosione di suoni, una scarica di pura energia che conclude questo percorso egregiamente. La dimensione live sarà una prova importante perché dovrà ambire a restituire al pubblico tutta la potenza, la dinamicità e il ritmo di queste nove canzoni e, per un gruppo che ama suonare e stupire sul palcoscenico, non si sa mai cosa possa succedere.

 

 

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