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THE PUNK BOX #2: Carbonas, Th’ Losin Streaks, Priors, Bad Sports

The Punk Box

Secondo appuntamento con la rubrichetta più perdente che esista. Nel primo numero auspicavamo un naufragio tra bottiglie rotte e scatarri in faccia: diciamo che non più è il caso di citare i naufragi, considerato il triste periodo che stiamo vivendo. Diciamo quindi che, inaspettatamente e contro ogni pronostico, siamo ancora qui, e quindi bottiglie e scatarri li destiniamo al fottuto Capitan Salvini (se state leggendo e siete della Lega, peggio per voi, la Redazione di IS lotta con noi).

Veniamo al dunque e partiamo a bomba, chè questo 2018 di buone e ottime uscite ne ha riservate parecchie, e compito di questa rubrica è quello di segnalarvele. Iniziamo col doppio lp (uscito per la Goner) dei Carbonas, defunta punk band di Atlanta attiva nel primo decennio dei 2000. “Your Moral Superiors: Singles and Rarities” raccoglie singoli, brani editi su compilation, outtakes, cover, frattaglie varie. Non li avevamo mai considerati troppo da queste parti, e avevamo fatto male: il disco è una bomba, in assoluto la miglior cosa in ambito punk rock che potrete ascoltare dell’anno appena trascorso. Il suono è lo-fi, l’approccio è puro stile Killed By Death (per chi non le conoscesse: compilation edite negli anni 80 di punk rock bands underground da tutto il globo, un culto), mischiato con ganci melodici irrestibili che flirtano a tratti col Power Pop. Le cover sono azzecatissime: GG Allin, Paul Collins, Zero Boys. Come dicono quelli tosti, buy or die!

Proseguiamo con due uscite proposte da una delle etichette più attive nel genere, la Slovenly Records. Il ritorno dopo quasi 15 anni degli americani Th’ Losin Streaks è cosa graditissima: la band formata da ex componenti di Trouble Makers e Zodiac Killers ci da dentro col suo solido Garage Punk di matrice Sixties, marcio come solo le compilation di Back From The Grave sapevano essere (e, non a caso, l’album è masterizzato dal guru Tim Warren). Insomma, la furia Mod/Beat e lo zozzume Garage di “This Band Will Self-Destruct in T-Minus” (questo il titolo del disco) fa centro pieno nei nostri cuoricini.

L’altra uscita Slovenly di cui ci occupiamo riguarda i Priors, band canadese al secondo disco con “New Pleasure.Qui il suono è sicuramente più moderno rispetto a quello proposto dai Th Losin Streaks: sempre di Garage Punk a rotta di collo si tratta, ma l’uso impazzito del synth li avvicina agli Ausmuteants e i ritmi quasi sempre sostenuti riportano alla mente le sfuriate del compianto Jay Reatard. Il songwriting è buono, la voce forse a volte un tantino monocorde, ma il risultato finale li promuove.

Il nuovo disco dei Bad Sports (Dirtnap Records) è sicuramente il migliore della loro carriera: arrivato al quinto disco, il trio texano miscela sapientemente le istanze “sperimentali” del precedente “Living With Secrets” con il solito tiro punk/powerpop delle prime uscite. Il risultato è uno dei migliori album del 2018, non solo in ambito punk: “Constant Stimulation” una sintesi perfetta tra melodie che canterete sotto la doccia (Don’t Deserve Love, Gains And Losses) e oscurità dense che sanno di Adolescenti californiani e buchi neri (la title track, Ode To Power, Distant Life). Notevole il percorso fatto dai nostri, che si sganciano solo in parte dal punk da tre accordi dei primi lavori, acquisendo al tempo stesso uno spessore da  band “matura”.

Bene, anche per questa volta la finiamo qua. Ci becchiamo (forse) al prossimo scatarro.

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