Umberto Maria Giardini è un cantautore italiano proveniente dalle Marche. È stato Moltheni dal 1999 (anno di pubblicazione del suo primo album) al 2010 e, nel 2012, dopo una parentesi con i Pineda, ha deciso di tenere il suo vero nome.
La proposta musicale di questo artista non può essere incasellata solo con il genere rock; sin dall’inizio ogni suo disco è stato caratterizzato da una scrittura matura e riconoscibile circondata da un suono crudo, vicino al rock ma sempre accarezzata dalla psichedelica, perché alcune atmosfere ricreate dall’artista trasportano il fruitore spesso e volentieri in universi onirici, una vera poesia in musica. Il 22 febbraio è uscito il quinto album di inediti di Umberto Maria Giardini dal titolo “Forma Mentis” a cura di Ala Bianca Records e distribuito da Warner Music Italia.
I dodici componimenti mostrano ancora una volta quanto la scrittura sia padrona della musica. Infatti, proprio attraverso l’efficacia e l’autenticità delle parole, il cantante riesce a rendere alcuni brani preziosi. “Forma Mentis” è un lavoro lirico, intenso, duro, ma allo stesso tempo estremamente sognante, che sconvolge e disorienta l’ascoltatore. L’album è stato anticipato dall’uscita del singolo Pleiadi in un cielo perfetto il perfetto passe-partout che dimostra il talento artistico insito nel nuovo lavoro discografico firmato dal cantautore marchigiano.
Oltre la terza traccia dell’album sopracitata ci sono altre canzoni che colpiscono per immediatezza e ardore: Luce, melodica e fluida, Di fiori e burro, un viaggio bellissimo, I miei panni sporchi, un pugno allo stomaco, Pronuncia il mio nome, spettrale e intensa e infine l’epilogo con Forma mentis che schiera la partecipazione amichevole e illustre di Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion).
Con questo nuovo lavoro Umberto Maria Giardini dimostra di essere perfettamente a suo agio nella scena musicale attuale perché, a differenza di altri artisti, egli continua a testa alta per il suo percorso non lasciandosi travolgere dall’onda delle influenze del momento. Il suo umile segreto è pensare al lavoro, ai dischi, alle nuove collaborazioni, al bagaglio culturale che si è piano piano arricchito e a tutte quelle persone che gli vogliono davvero bene e che lo seguono ormai da anni.
Nel momento in cui un artista è consapevole di fare del bene si dirama tra lui e la folla non solo un atto artistico ma un gesto raffinato d’amore e di condivisione.