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Aesop Rock & Tobacco – Malibu Ken

2019 - Rhymesayers Entertainment
alternative hip hop

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Tracklist

1. Corn Maze
2. Tuesday
3. Save Our Ship
4. Sword Box
5. Dog Years
6. Acid King
7. Suicide Big Gulp
8. 1+1= 13
9. Churro
10. Purple Moss


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Non è affatto semplice riassumere in poche battute due percorsi lunghi e prolifici come quelli delle menti dietro a “Malibu Ken”, specie trattandosi di artisti complessi e avulsi da qualunque logica di mercato. In estrema sintesi: Tobacco è producer e cantante (con l’ausilio del vocoder) in forza ai Black Moth Super Rainbow, band dedita a un synth pop psichedelico ed etereo. Nei lavori solisti, pur rimanendo nei solchi di un’elettronica acida e fumosa, non lesina sulle influenze urban. Aesop Rock è uno dei più arditi liricisti che il rap contemporaneo possa vantare, ineccepibile sul piano tecnico e spregiudicatamente cervellotico su quello contenutistico.

Un certo gusto per l’astrazione, le molteplici possibilità di lettura e la contaminazione sonora a trecentosessanta gradi accomuna entrambi da sempre. Tuttavia, nonostante i due avessero già unito le forze in passato, non era scontato due visioni così singolari si amalgamassero con la naturalezza che emerge tra i solchi di questo interessante progetto. Pare i due abbiano trovato un efficace compromesso, mitigando il più possibile l’invadenza dei synth nelle produzioni e la cripticità delle rime.

Tendenze anticipate già dal primo singolo Acid King, ispirato da un omicidio perpetuato da un adolescente ai danni di un coetaneo negli anni ’80. La narrazione rende meravigliosamente lo stato d’alterazione dovuto all’uso di LSD, sottolineando la passione del carnefice per l’heavy metal, particolare che le cronache dell’epoca non mancarono di elencare tra le possibili cause della sua deviazione mentale. Un tappeto di tastiere brillanti e (inevitabilmente) lisergiche funge da contrappunto a un rap incredibilmente fluido e musicale, riservando l’ingresso della batteria elettronica per un finale ritmato e accattivante. Non fa media ma le animazioni del video realizzato per promuoverlo, sono veramente raccapriccianti.

Distorta, obliqua e sorniona, Tuesday rappresenta lo sguardo tra il pacificamente rassegnato e l’amaramente disilluso, di qualcuno che non ha ancora trovato il proprio posto nel mondo nonostante abbia passato i quarant’anni. Corn Maze fa muovere la testa come solo il miglior hip hop sa fare, Sword Box potrebbe riportare la memoria dei nostalgici alle migliori uscite targate Def Jux. Il pezzo in cui emerge più evidentemente la perfetta comunione delle due cifre stilistiche in ballo, è probabilmente 1+1=13. Una batteria fresca e imprevedibile, sovrastata da un crescendo armonico mentre Aes esplora il mondo della superstizione e dell’incertezza, collimando in un ritornello a due voci che funziona a meraviglia.

La durata piuttosto contenuta del lavoro è un incentivo a riascoltarlo per intero più e più volte. Non ci è ancora dato sapere se si tratti di un sodalizio estemporaneo o con aspirazioni sul lungo termine. Di sicuro c’è che il disco fa bene all’umore e alle orecchie, costituendo un momento di vera grazia creativa in un panorama sovraffollato da ossessive riproduzioni a oltranza dei medesimi schemi e celebrazioni del cattivo gusto. Aes e Tobacco viaggiano su un piano dimensionale invisibile ai radar, costituendo una zona franca a sé stante che non ha veramente nulla a che spartire con la musica dei grossi numeri.

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