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The Drums – Brutalism

2019 - Anti-
pop / alternative / indie

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Tracklist

1. Pretty Cloud
2. Body Chemistry
3. 626 Bedford Avenue
4. Brutalism
5. Loner
6. I Wanna Go Back
7. Kiss It Away
8. My Jasp
9. Blip Of Joy


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Solo restando se stessi è possibile per un artista scoprire tutte le sfaccettature del proprio “io” e, in specifici casi, il tempo e il luogo non sono poi così importanti, è il messaggio che si vuole trasmettere che conta. Ogni band, non importa quanto affermata, punta con ogni propria creazione a toccare l’apice, ma non sempre il successo è immediato. C’è chi ci impiega un po’ più a spiccare il volo, come è accaduto al gruppo newyorkese The Drums che quest’anno ha costruito un piccolo gioiello in musica pubblicando forse il loro miglior album fino ad oggi.

A soli due anni di distanza da “Abysmal Thoughts” è uscito il 5 aprile il quinto disco dei The Drums dal titolo “Brutalism”, sempre a cura di Anti-. Come è accaduto per il precedente anche questo lavoro trova compimento grazie al “one man band” Jonny Pierce, che prosegue il suo viaggio da solista. “Brutalism” è stato scritto e registrato tra la zona nord dello stato di New York e uno studio a Stinson Beach dopo di che il missaggio è stato preso in carico da Chris Coady (Beach House, Future Islands, Amen Dunes).

Cosa si nasconde dietro un progetto di questo tipo? C’è l’“io” più sensibile di Jonny Pierce che, dopo un divorzio doloroso e un periodo difficile a Los Angeles, ha dovuto affrontare i suoi problemi come accade ad ognuno di noi ad un certo punto della vita. Ecco perché in questo lavoro si intravede un processo di rinascita personale. Lo stesso Pierce a tal proposito asserisce: “Ero stanco ed esaurito, partecipavo a mille feste ma in realtà stavo scappando dal dolore. Era una spirale verso il basso”. “Il miglior modo per essere un artista è quello di prendersi un dannato momento, stare fermi e ascoltare ciò di cui si ha bisogno” conclude il cantante. Parafrasando queste parole dell’artista newyorkese si evince che “Brutalism” rappresenta quasi un confessionale, un’odissea a nove tracce perlopiù pop che raccontano preoccupazioni intime del leader realizzate attraverso un esercizio onesto e limpido. Ascoltando “Brutalism”puoi ballare, ridere ma anche piangere.

Ad esempio, ascoltando il primo singolo estratto dall’album dal titolo Body Chemistry, emerge un urlo per l’autodeterminazione e il cambiamento personale, questo è il manifesto di questo progetto, la canzone che meglio rispecchia la rinascita di Pierce e il suo desiderio di esprimere un’intimità mai raccontata.

Brutalism”è in un certo senso come una forma di auto-terapia avvolta da un turbinio di emozioni fortissime. È un album realistico che andrebbe celebrato per la sua unicità e la reale capacità di intrattenimento che viene scaturita in ogni brano in modo piacevole e convincente.

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