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Rocco Rosignoli – Tutto si dimentica

2019 - Macramè - Trame comunicative
songwriting

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Tracklist

1. Di là da quel Fiume
2. Almen Nel Canto
3. Il Mulattiere
4. Te Nel Deserto
5. Icaro (Anne Lister)
6. Piccola Canzone Per Me (a Claudio Lolli)
7. L'ululato
8. Colline
9. Celebravamo Cantori Anonimi
10. BONUS TRACK . Sul Selciato di Piazza Garibaldi (I Sette Martiri)


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“Tutto si dimentica”, è il monito che dona il titolo al nuovo album del cantautore nostrano Rocco Rosignoli arrivato al suo quarto lavoro. Non è infatti, secondo quanto spiegato dall’autore stesso, una affermazione ma bensì un ammonimento alla facile decadenza della memoria, intesa sia come collezione di ricordi personali ed intimi, sia come memoria e consapevolezza sociale. È facile quindi dimenticare cosa ci ha mosso in passato a compiere determinate scelte, o cosa ci spinge avanti ora, tra gli alti ed i bassi della vita che, anche nelle sue sofferenze, è pur sempre esperienza che ci fa maturare, che andrà a fare parte della nostra storia personale e di quella di coloro che verranno dopo. 

Rosignoli continua il suo crescendo di cantautore ispirandosi, in modo non banale e piuttosto interessante, a Lolli, Guccini (ed in particolare modo al suo album “Radici”) e il Nuovo Canzoniere Italiano. Le dieci tracce dell’album sono dieci storie ed aneddoti tra il reale ed il figurato che, come le venature sulla corteccia di un albero, caratterizzano e rendono unici i loro narratori a cui da voce Rocco Rosignoli. La cosa che colpisce è proprio questo trattare di retaggio culturale e famigliare, e legame con la propria terra di origine in un modo cosi cristallino e profondo, al contrario dei modi propagandistici e superficiali dei media politici e non, di questi ultimi periodi. La tradizione, la famiglia e l’amore stesso sono “in pericolo” solo se non li si porta a dimensioni interiori come fanno i personaggi creati dall’artista. In Icaro il mito omonimo e delle sue ali di cera si presta anche ad essere intesa come la metafora di chi segue con coraggio le proprie inclinazioni ed il proprio imperativo categorico, mentre altri sembrano vivere per essere spettatori delle gesta altrui, tra lo scetticismo di chi ha paura e la meraviglia di chii ama. 

Celebravamo Cantori Anonimi” la nona traccia, è invece una canzone che attraversa la storia italiana recente, anche di protesta ma senza cadere nell’ovvio, rimanendo in un equilibrio di sobrietà ed obiettività che non rinuncia però al trasmettere emozioni e sentimenti di resistenza, non tanto ad un certo regime o a certi colori politici, ma più che altro all’indifferenza delle masse silenziose che attorniano gli eventi della Storia stessa. La vetta di Almen Nel Canto, la seconda traccia, consiste nell’intrecciare storie e sentimenti personali con il canto, il desiderio di narrare tramite la musica e di affermare cosi la propria esistenza. La musica è quindi la forma di resistenza per antonomasia, che può dare voce, che può fronteggiare l’oppressione. Molto bella l’atmosfera che si viene a creare anche con rimandi stilistici piuttosto palesi al grande De Andrè.

Tutto si dimentica” non è un disco “facile”. Necessita di un ascolto attento e magari ripetuto per essere apprezzato al meglio, ma merita davvero la nostra attenzione. Rocco Rosignoli emoziona senza però rinunciare ad uno stile più “istruito” e ricercato, che nel corso degli album va ad affinarsi vistosamente assieme ad una capacità compositiva mai scontata o ripetitiva. 

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