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Drahla – Useless Coordinates

2019 - Captured Track
altenative rock / post punk

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Tracklist

1. Gilded Cloud
2. Serenety
3. Pyramid Estate
4. Stimulus For Living
5. React Revolt
6. Primitive Rhythm
7. Serotonin Level
8. Twelve Divisions Of The Day
9. Unwound
10. Invisible Sex


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Sono “Tempi Interessanti” questi della Brexit e, di solito, si tratta dei tempi migliori per le uscite musicali, infatti non si può ignorare che negli ultimi anni l’Inghilterra e la Gran Bretagna intera ci stiano regalando ottimi nuovi artisti, band, dj e nuove aggregazioni, non vedevo una scena così da parecchio tempo, date solo un’occhiata alla community creata attorno agli Idles! Tra svariati nomi esordienti spiccano i Drahla: noisy power trio di Leeds e Wakefield.

I Drahla esordiscono con un punk rock dalle attitudini No Wave, ispirazioni nei dintorni di “Daydream Nation” e un sorprendente sassofono free jazz che si incastra perfettamente insieme alla voce di Luciel Brown che ha la cadenza della migliore Kim Gordon e il carisma dei personaggi che segnano il panorama musicale.

Frecciate soniche ci introducono la opening track Gilded Cloud e atmosfere oniriche ci fanno entrare nell’album attraverso Serenity, testi astratti, come nella tradizione No Wave e il suddetto sax entrano in Pyramid Estate. Le influenze degli alfieri del noise si sentono ancora forti in Stimlus For Living, che potrebbe essere stata scritta per “Confusion is Sex” ma con un attitudine più contemporanea e ingenua. Fin qui tutto molto interessante ma date le chiare influenze, cominciava a stufarmi un po’. Lo so che si può rimanere affascinati da alcune scene del passato però, se ci prendono così tanto e vogliamo attingere da esse e farle nostre, bisognerebbe andare un po’ più a fondo: YouTube non basta. Andava detto. Comunque, fortunatamente mi arriva in soccorso React Revolt: 3 minuti di sax in modalità Zorn/Coltrane su un tappeto che ricorda (lontanamente) gli Slint per poi partire con un ottimo post punk e arrivare a Primitive Rhythm in cui comincio a vedere la personalità dei Drahla.

Bravi. Ancora nulla di nuovo, non che ci sia del nuovo in questa scena, anzi direi che la vedo abbastanza fragile, principalmente per un motivo: le influenze sono troppo marcate e ciò non permette alle band di sdoganare in qualcosa di permanente. Per ora un bellissimo ascolto ma, ecco, nessuna malattia.

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