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Holding Patterns – Endless

2019 - To Lose La Track / Vested Interest / Stiff Slack
punk rock

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Tracklist

1. Glow
2. At Speeds
3. First Responder
4. Centered At Zero
5. No Accident
6. Pyre
7. Dust
8. This Shot Will Ring
9. Endless
10. House Fire
11. Long Dead
12. Momentarily


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L’album di debutto degli Holding Patterns da Derby non avrebbe potuto suonare altrimenti. I cinque inglesi, infatti, arrivano dalla lunga, gloriosa e travagliata esperienza con i Crash Of Rhinos, che reputo a conti fatti la band punk rock indipendente britannica più importante dell’ultimo decennio. Questo loro passato, ovviamente, si percepisce in ogni singola nota di questo “Endless”, ma per fortuna gli Holding Patterns non si limitano ad essere una band di “ex”: scrivono infatti un disco totalizzante e completo, composto da dodici brani difficili, stravaganti e, soprattutto, rock.

Questo doppio LP (sì, un album d’esordio doppio ) necessita sicuramente di più ascolti, per essere compreso sino al midollo. Se infatti troviamo brani strettamente post-grunge come First Responder, che strizza l’occhio ai Presidents Of USA per quanto riguarda divertimento e affidabilità delle chitarre, incappiamo subito dopo in canzoni cervellotiche e neutrali, forse un po’ troppo. Centered At Zero ne è un limpido esempio: troppo lunga e macchinosa, crea un distacco troppo imparziale tra i suoi grovigli e la successiva No Accident. La voce e il basso, invece, danno ben precisi punti d di riferimento sin dall’inizio. La prima è un mix irresistibile tra i Bad Religion di “The Gray Race” e l’intera discografia degli 88 Fingers Louie, mentre il secondo viene sempre posto in prima linea, a dettare i tempi e creare, di fatto, intere canzoni. Ecco allora Endless, di spiccata scuola Bracket, Snuff e tutto ciò che di veloce e armonioso conosciamo dalla scuola Fat Wreck; oppure la ramificatissima This Shot Will Ring, che con i suoi ritmi spezzati ci riporta ad una dimensione molto più post-punk. L’esplicativa At speed, scelta insieme a Dust come singolo di lancio del disco, infine, è forse l’unica canzone dell’intero lavoro che rimane impressa nella mente sin dal primo ascolto: ha due ritornelli che in realtà sono identificabili come strofe e che dimostrano come il ricorrere al singalong sia ancora un’attività remunerativa, in ambito di consensi, del filone punk rock inglese.

Endless” è un album che, alla lunga, può apparire troppo macchinoso e difensivo. In alcuni passaggi, infatti, gli Holding Patterns sembrano non voler sbagliare piuttosto che rischiare. È come se volessero solamente trasmetterci un manifesto musicale di ciò che hanno intenzione di buttar fuori nei prossimi anni. Ecco che quindi le canzoni giungono troppo distaccate l’una dall’altra, dimenticandosi che l’ascoltatore desideri, da un gruppo con queste caratteristiche, omogeneità, soprattutto quando si tratta di un album d’esordio. “Endless” supera però, a pieni voti, il primo scoglio, quello che si pone tra la storia di una band e la relativa produzione artistica. Supera questo primo esame in modo brillante, senza riattare la propria produzione sulla base di ciò che il pubblico potrebbe aspettarsi. E credetemi, non è un passo semplice, da compiere. Ma d’altro canto, “Are you churned by emotion from voices in your head?”

In uscita per To Lose La Track (che ha curato l’intera carriera dei Crash Of Rhinos, come ben sapete), la londinese Vested Interest e la giapponese Stiff Slack, già con Endzweck, Football etc. e This Town Needs Guns.

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