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Bangla, di Phaim Bhuiyan

Bangla

Scheda

ITALIA, 2019 – commedia – Durata: 90’
Titolo originale: id
Regia: Phaim Bhuiyan
Soggetto: Phaim Bhuiyan
Sceneggiatura: Phaim Bhuiyan, Vanessa Picciarelli
Fotografia: Simone D’Onofrio
Montaggio: Roberto Di Tanna
Scenografia: Mauro Vanzati
Cast: Phaim Bhuiyan, Simone Liberati, Pietro Sermonti, Carlotta Antonelli, Rishad Noorani, Shaila Mohiuddi, Nasima Akhter
Suono: Vincenzo Urselli
Musiche: Dario Lanzellotti
Costumi: Patriza Mazzon
Uscita: 16 maggio 2019
Distribuzione: Fandango


Phaim è un ventiduenne italiano di origini bengalesi, che vive alla periferia di Roma con la sua famiglia, alternandosi fra il lavoro, la fede musulmana, le prove con il suo gruppo musicale e Asia, studentessa universitaria conosciuta a un suo concerto. L’incontro con una ragazza di origini italiane creerà in lui difficoltà fino a quel momento del tutto inattese.

La storia di Phaim è quella del suo autore, già svezzato fra documentari e la passione folle per il cinema, concretizzatasi in una pellicola distribuita da Fandango e che sa fare centro avvalendosi dell’ esperienza di figlio d’immigrati Bengalesi (o Bangladesi) arrivati a Roma poco prima della sua nascita, anzi per la precisione trasferiti a ‘TorPigna’ (N.d.R. Tor Pignattara), quartiere multietnico ove convivono hipster, decine di minoranze ben radicate e gli anziani che si ricordano la Roma che era ma che ormai non è più. Riuscendo a far respirare al loro primogenito le medesime difficoltà nelle quali vivono i suoi coetanei in bilico fra il lavoro sottopagato e precario e, nel suo caso, con matrimoni combinati perennemente in agguato. Con l’auspicio per un trasferimento all’estero, con Londra come meta preferita e le uscite con ragazze autoctone. Riuscendo a farci capire che le difficoltà sono le medesime per tutti a prescindere dal colore della pelle, a eccezione, nel caso di Phaim, di una tempesta ormonale amplificata dall’essere un giovane musulmano praticante e per questo dedito all’estensione sessuale fino al matrimonio.

Si ride e sorride delle convinzioni del poco più che ventenne che si affaccia al mondo, grazie alla capacità dell’autore di sdrammatizzare argomenti così importanti che possono essere fonte di separazione fra differenti culture, come nel caso di scelte imposte da tradizione e famiglia, sempre riviste con una dose di leggerezza che pervade tutto il film. Ci deliziano le aggiunte di Sermonti e Liberati, nei ruoli di un padre rocker mancato e di un pusher silente, oltre alla protagonista Carlotta Antonelli anche lei, come buona parte del cast, alla sua prima uscita sul grande schermo. Godiamoci quindi la prima pellicola di questa giovane promessa, in attesa di un nuovo lavoro che dovrà dimostrarci se siamo di fronte all’esplosione di un vero talento o a un semplice fuoco di paglia.

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