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Madonna – Madame X

2019 - Interscope
pop / latin pop

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Tracklist

1. Medellín (feat. Maluma)
2. Dark Ballet
3. God Control
4. Future (feat. Quavo)
5. Batuka
6. Killers Who Are Partying
7. Crave (feat. Swae Lee)
8. Crazy
9. Come Alive
10. Extreme Occident
11. Faz Gostoso (feat. Anitta)
12. Bitch I’m Loca (feat. Maluma)
13. I Don’t Search I Find
14. Looking for Mercy
15. I Rise


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Informazioni di base

Disco infarcito di influenze latine questo “Madame X” di Madonna. La cantante è arrivata alla produzione di questo suo quattordicesimo album da studio sfruttando le influenze e le esperienze del suo recente vissuto. Arriva dopo gli ormai canonici tre anni di attesa da “Rebel Heart”, ed è nato con la collaborazione, preziosa e incisiva, di produttori come Diplo e Pharrell Williams. Prima di loro, tuttavia, il nome che più ha inciso è quello del fedele Mirvais (“Music”, “Confession On A Dance Floor”).

Questo nuovo album è stato anticipato dall’uscita di due singoli ben recepiti dal pubblico: i brani Medellín e Crave. Rispettivamente messi in vendita il 17 aprile e il 10 maggio. L’album ha una durata totale di circa 56 minuti ed è composto da tredici brani nella sua versione standard. Madonna ha lavorato su quattro direttrici principali: gli studi di Londra, Los Angeles, New York e il suo nuovo “quartier generale” a Lisbona, in Portogallo. Su “Madame X” compaiono un paio di collaborazioni ritenute interessanti, cioè quelle con Maluma e con la giovane cantante brasiliana Anitta.

Obiettivi

Madonna, da oltre 40 anni, è impegnata nel rivoluzionare il concetto di pop nella musica contemporanea. Per lei qualsiasi cosa portata a termine nel progetto precedente non ha alcuna influenza sul successivo. Il concetto era più semplice da esporre quando la cantante aveva qualche anno di meno sul groppone. Quello che “Madame X” può portare alla carriera di questa leggenda è una sorta di riconoscimento ulteriore sulla sua capacità di misurarsi da sola con realtà più lontane rispetto al suo vissuto.

La cantante statunitense aveva bisogno della solita immagine forte che ben si accompagnasse a caratteristiche più vicine a sonorità latin. La scusa buona è arrivata quando il figlio ha deciso di provarci seriamente con il calcio, tanto da costringerla a trasferirsi in Portogallo, a Lisbona, per farlo entrare in una scuola calcio. Qui ha raccolto le idee principali per mettere in piedi tutto il disco e a testimoniarlo ci sono brani riusciti come il singolo Medellín e Killers Who Are Partying.

Metodi

C’è sicuramente una pesante evidenza da sottolineare per quel che riguarda la qualità di “Madame X”: Madonna ha un’overdose di autotune per la quasi totalità dei 56 minuti del disco. Così come è stato possibile notare durante le ultime uscite live della cantante, la voce ha perso precisione. Un deficit che, soprattutto in ambito pop, influisce molto sul prodotto finale, non solo dal vivo ma anche in studio. Che la Ciccone giustifichi tutto questo con le necessità della musica contemporanea (praticamente ogni singolo cantante pop che può permetterselo, con la scusa della “distorsione”, utilizza questa tecnologia) sposta poco il giudizio finale.

Quando si passa all’ascolto di brani come Crazy o Killers Who Are Partying è possibile ritrovare gran parte delle caratteristiche che hanno contribuito a rendere Madonna apprezzata. La fantasia con la quale continua a utilizzare la sua voce è piuttosto sorprendente. Su disco passa velocemente da inglese a portoghese, come per Faz Gostoso, e da inglese a spagnolo. Difficilmente questo mix potrà essere riprodotto dal vivo, ma nessuno, durante un concerto di Madonna, si aspetta qualcosa di diverso da Vogue e Like A Virgin.

Conclusioni

Fin quando si parla di un disco di qualche mito senza tempo tutto bene, perché nessuno si aspetta, in sincerità, più nulla da Madonna. Fai quello che vuoi sarà la tua unica legge. Non scrivo questa frase da quando avevo 15 anni. Madonna ormai è in menopausa ed è una reazione senza senso quella di prendersela con una donna anziana. “Madame X” voleva essere il disegno ben riuscito delle sopracciglia di Frida Khalo. Quello che riesce bene praticamente a tutti.

È un obbrobrio speciale e riposiziona al centro della scena, nel breve, una cantante mitica e venerata da una flotta di nuove leve più brave e belle di lei. Con la pubblicazione di “Madame X”, salvo qualche straziante guaito, siamo ormai arrivati in una regione abbastanza fredda e vuota dell’immenso universo del pop. Da questo quadrante passano tutta una serie di nomi che scivolano tra le stelle come fossero energia oscura. Invisibili, ma dotati di volume. Occupano spazio. Le cose che si limitano a occupare spazio hanno un destino ben segnato. Speriamo lo capisca anche lei.

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