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Bruce Springsteen – Western Stars

2019 - Columbia / Sony
rock / songwriting

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Tracklist

1. Hitch Hikin’
2. The Wayfarer
3. Tucson Train
4. Western Stars
5. Sleepy Joe’s Café?
6. Drive Fast (The Stuntman)
7. Chasin’ Wild Horses
8. Sundown
9. Somewhere North of Nashville
10. Stones
11. There Goes My Miracle
12. Hello Sunshine
13. Moonlight Motel 


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Il Boss è tornato. Il 14 giugno è una data da ricordare perché segna definitivamente il ritorno, dopo cinque anni di assenza, di Bruce Springsteen. L’atteso album di inediti, realizzato da solista e senza la E Street Band, a cura di Columbia Records/Sony Music, si intitola “Western Stars”.

La carriera discografica di Springsteen dura da più di 40 anni eppure ad ogni nuovo lavoro, questo è il diciannovesimo, i seguaci dell’artista del New Jersey sono sempre in trepidazione; questa volta egli conduce la sua musica verso nuove direzioni, ispirandosi ai dischi pop della California del Sud tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70; proprio a tale proposito Bruce Springsteen afferma: “Questo lavoro è un ritorno alle mie registrazioni da solista con le canzoni ispirate a dei personaggi e con arrangiamenti orchestrali cinematici, è come uno scrigno ricco di gioielli”.

Western Stars” è composto da tredice tracce che sono state registrate principalmente nello studio in casa del cantante, in New Jersey, con l’aggiunta di alcune registrazioni realizzate in California e a New York. In questo disco, tutto da scoprire, ci sono due elementi importanti da sottolineare sin da subito: il primo, una novità assoluta, l’impiego dell’orchestra – gli archi accompagnano tutti i brani – e poi una cura particolare ai testi in cui l’erede di Bob Dylan pone l’accento su un tema comune a tutti: il viaggio.

In “Western Stars” vengono dipinti diversi scenari made in U.S.A.: dalle strade immense americane in cui è facile ritrovarsi in un attimo in una tempesta di sabbia alle città solitarie e i motel abbandonati, dal sentimento di solitudine all’idea di comunità, dal concetto ampio dell’ amore a quello della speranza. I brani puntano a raccontare le angosce esistenziali e le contraddizioni dell’America degli ultimi quarant’anni in cui il Boss è sia il narratore sia il viaggiatore di questo lungo tragitto e, come accade ad esempio nella title track Western Star, egli canta: “Stanotte le stelle dell’ovest stanno brillando di nuovo. Qui nel canyon sopra Sunset, il deserto non rinuncia alla battaglia” e ancora “Mi sono svegliato questa mattina lieto di aver addosso i miei stivali”.

È possibile che questo album sia inserito tra le possibili colonne sonore di un viaggio on the road in solitaria o in compagnia lungo le polverose highway americane che sembrano non finire mai; d’altronde tutti, una volta ogni tanto, hanno bisogno della compagnia piacevole di Bruce che, come accade nel brano The Wayfarer intona questi versi: “Sono un viandante, piccola, vago da una città all’altra. Quando tutti dormono e suonano le campane di mezzanotte” e ancora “Sono un viandante, piccola, sono un viandante, piccola”.

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