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Sadness – Circle Of Veins

2019 - Flowing Downward
blackgaze

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Tracklist

1. Eye Of Prima
2. Cerrien
3. Lana
4. The Spring Sun On Summer Rain
5. I Follow Rivers


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Le coordinate di Sadness, progetto dello statunitense Damián Antón Ojeda, sono le stesse di tanti in giro: one man band super prolifica di stampo depressive black metal con tante sfumature shoegaze, un certo mistero di fondo e atmosfere ombrose che spaziano dalle placide selve boschive della copertina alla urticante solitudine delle metropoli. Quello che spicca nella proposta di “Circle Of Veins” – secondo di un trittico di album pubblicati nell’arco di 365 giorni, oltre ad un EP e un paio di split – è un’insana voglia di sperimentare con gli stilemi ingessati del genere, arricchendoli di elementi sintetici, come a voler stravolgere la storica prospettiva romantica e naturalistica su cui si fonda un sound così affascinante. 

Ne risulta un percorso ricco e suggestivo, che ha il suo punto di forza nel gusto melodico con cui Ojeda puntella ognuno dei lunghi brani presenti in scaletta. Sorvolando sugli elementi classici della faccenda (blast beat, lunghe cavalcate di chitarre ronzanti, urla lontane e disperate, cori epici d’altre epoche), comunque declinati con la dovuta perizia, a rimanere nel cuore sono i sintetizzatori. Utilizzati in punta di piedi nell’iniziale Eye Of Prima, che gode di un ritornello davvero travolgente, si prendono pian piano sempre più spazio fino a diventare protagonisti assoluti della storia: sul finire di Lana, ma soprattutto in The Spring On Summer Rain e nella lunghissima e sbracata suite finale I Follow Rivers (25 minuti di alti e bassi da rimetterci la testa) si compie una folle osmosi di elementi black, gaze ed elettronici, con questi ultimi a tratti di stampo blasfemicamente dance. Il risultato è un composto che non intacca mai l’atmosfera malinconica del prodotto, che anzi si tratteggia di spunti così surreali e improbabili da acquistare quel carattere di sincera unicità che permette al disco di emergere nel mare nero e affollato delle produzioni di genere. 

Sulla scia di realtà più o meno affermate del panorama, che hanno fatto della ricerca melodica il tratto differenziale della propria proposta (Alcest e An Autumn For Crippled Children su tutti), Sadness risulta essere una piacevolissima sorpresa (e una garanzia sin dal nome) per noi amanti del sentimento più scuro e comune dell’animo umano.

 

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