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Spheruleus – Light Through Open Blinds

2019 - Lost Tribe Sound
ambient

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Tracklist

1. Light Through Open Blinds
2. Conserving Warmth
3. Floor
4. Eighteen Gallon
5. Overseed
6. Wreathe
7. Deeds
8. Colossian
9. Water Lane
10. Luna
11. Upward Ears
12. Winnowers
13. Intercoastal


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Musica elettronica ed ambient possono raccontare diversi luoghi, sensazioni, stati d’animo e molto altro e spesso lo fanno cercando l’ampiezza di queste situazioni per arrivare ai molti, per creare il maggior nesso col più alto numero di ascoltatori. Ci si ritrova quindi molto spesso davanti a composizioni che cercano di navigare nei mari esplorati o meno dell’Io, dei sentimenti o nella mera creazione strumentale fine a se stessa. 

Spheruleus, al secolo conosciuto come Harry Towell dal Regno Unito, col suo nuovo album dal titolo “Light Through Open Blinds“, utilizza semplici tecniche lo-fi di registrazione e mixaggio tra effetti sonori tratti dalla vita quotidiana nella sua casa appena comprata nel Licolnshire, ed alcuni strumenti in suo possesso (come una vecchia chitarra regalatagli dal padre). Ogni album ci racconta di un mese dell’anno – non necessariamente in ordine cronologico – e di qualcosa accadutogli mentre lavorava o semplicemente viveva nella nuova sistemazione. Si tratta quindi di una sorta di diario sonoro, dove aspetti più pratici, come il rumore di una persiana riparata – fanno da sottofondo a melodie più intime ed astratte, creando un insieme personale, pragmatico ma non per questo privo di spessore o profondità.

Quello che Towell riesce a fare è dare una profondità alla semplicità del quotidiano, del gesto che in se’ non avrebbe niente di particolare e che invece sale a galla come momento unico ed irripetibile, come irripetibili erano quei pensieri, emozioni e sensazioni provate in quei momenti. Siamo quindi davanti ad una concezione musicale che ha molto dell’idea artistica di Pollock, per il quale gli schizzi di pittura su tela rappresentavano un “qui ed ora unico nell’universo”. In chiave molto più sobria e modesta, l’artista inglese cerca di regalarci dei quadri in movimento intrisi di quello stesso concetto.

“Light Through Open Blinds” non è un disco per tutti, perché proprio queste sue particolarità non lo rendono il classico album chillout o ambient da tenere in sottofondo per fare atmosfera. La sua vena intimista ed individuale lo rendono un lavoro introverso e solitario, adatto ad un ipotetico rapporto uno ad uno tra disco e ascoltatore. 

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