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Ty Segall – First Taste

2019 - Drag City
garage rock

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Tracklist

1. Taste
2. Whatever
3. Ice Plant
4. The Fall
5. I Worship The Dog
6. The Arms
7. When I Met My Parents (Part 1)
8. I Sing Them
9. When I Met My Parents (Part 3)
10. Radio
11. Self Esteem
12. Lone Cowboys


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Col suo “First TasteTy Segall ha nuovamente dimostrato come la classe spesso e volentieri scardini la rottura di coglioni di imballare un mercato ormai tanto oberato dall’obbligarci a selezionare cosa ascoltare nei soli 30/31 giorni di un mese in maniera certosina, giusto per evitare di confondere le acque, nonché scacciando la frase “ma ancora?” che ormai accompagna ogni news di ritorno in scena dell’artista californiano.

Per intenderci, due dischi nel 2018 a suo nome, uno con White Fence e nel 2019 altri due, con la sua Freedom Band e uno “da solo”, che poi è questo preso in esame. Che dire? Sento dei “basta” e anche “che due palle”, e non mi potreste trovare più d’accordo di così, non fosse altro che questo tizio, tra alti e bassi, spacca ancora una volta il proverbiale culo, diciamolo pure, ai livelli dell’immenso “Emotional Muggers”. Storto e laido come a quanto pare solo lui possa essere, Segall si muove sornione e furbastro tra oscenità di una lordura elettrica abissale al limite estremo del noise rock (I Worship The Dog, Taste, Whatever), richiami beatlesiani con tanto di acido (Ice Plant) e acustici pastiche dall’incipiente bifolcaggine americana d.o.c. (Lone Cowboys, The Arms, I Sing Them) che sono pure i pezzi migliori dell’intero lavoro che ha l’unica pecca di essere forse troppo lungo con un paio di ripetizioni di troppo.

È quasi magia Ty, insomma, perché con la solita formula che lo contraddistingue e la presenza eccessiva ed incessante in fin dei conti ci ha preso di nuovo.

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