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Première

Première: MATA – Archipel{o}gos

Mata

MATA, parola che esiste in moltissime lingue, con significati sempre differenti. È la traduzione dialettale di fango.
Significa quando in arabo, occhio in indonesiano, madre in bengalese. Uccidi in spagnolo, marcio in finlandese,
anche in giapponese, stregoneria in lingua Telugu, non importa in ucraino. Assolutezza e ambiguità in un viaggio trasversale attraverso l’infinità dei linguaggi

La storia dei MATA è indissolubilmente legata a quella dei Nevroshockingiochi – tutti e tre i membri provengono da questo progetto ultradecennale votato alla decostruzione sonora e cognitiva – e a quella della OFN – Only Fucking Noise, crew che da dieci anni gestisce l’omonima label e organizza eventi, tra cui il noto festival underground Onlyfuckinglabels.

Il progetto nasce nel 2015 ed è attualmente formato da Alessandro Bracalente, Mauro Mezzabotta e Emanuele Sagripanti – gli ultimi due, oltre che nei Nevroshockingiochi, già negli Esdem. Elemento aggiunto fondamentale è il produttore, polistrumentista e fonico Manuel Kopf (Tetuan, Resurrecturis, The Shell Collector, Kmfrommyills, Babau), capace di apportare un prezioso contributo tecnico e artistico al progetto.

Il prossimo 4 ottobre i MATA pubblicheranno il nuovo album “Archipel{o}gos”: un disco nato di getto, senza una vera e propria intenzione programmatica, assecondando un certo approccio sound art e memore delle sonorità noise rock e industrial con cui i componenti della band sono cresciuti. Non ci sono band di riferimento da emulare, ma tra i solchi è possibile scorgere echi di Einsturzende Neubauten, Coil, Swans, dei Melvins più sperimentali, nonché passaggi IDM e glitch che possono ricordare Alva Noto e Pan Sonic, o alcune derive digital hardcore proprie di Alec Empire.

Il lavoro di ricerca della band è focalizzato sul ritmo, dove si sperimentano le possibilità dell’utilizzo di grancasse sia elettroniche sia acustiche – queste ultime messe in verticale e suonate con mallet o bacchette – declinate in innumerevoli caratteristiche timbriche a sviluppare un certo tribalismo, giocato nel continuo contrasto tra elementi caldi e elementi freddi. Alla registrazione – effettuata in presa diretta in studio e con le casse riprese in un gazebo in legno e vetro per avere le caratteristiche di risposta sonora ricercate dalla band – tutti i brani sono arrivati quasi in forma di canovaccio, lasciando quindi ampio margine all’improvvisazione.

Il disco arriva a due anni di distanza dall’Ep di debutto “ATAM“: ve lo presentiamo di seguito in anteprima assoluta, buon ascolto!

Credits 
Alessandro Bracalente | Electronics, guitar, vocals
Emanuele Sagripanti | Drums, electronics
Mauro Mezzabotta | Bass, synth
Registrato e mixato da Manuel Kopf @ Peloponneso Studio, Morrovalle (MC)
Masterizzato da Eraldo Bernocchi @ Transmutation Studio, Londra
Grafiche e artwork di Nicola Alessandrini

MATA

Questo invece il video del brano Message no. 11

 

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