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Brutality Will Prevail – Misery Sequence

2019 - BDHW Rec
hardcore

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Tracklist

1. Misery Sequence
2. Slither
3. Twisting The Knife
4. Deny The Truth
5. Unsetting
6. Sense Of Doubt
7. End Of Me (feat. Brendan Murphy)
8. Breathless (feat. Toni Coe-Brooker)
9. The Bitter End


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I Brutality Will Prevail sono una band atipica, una band con quasi quindici anni di movimentata carriera sulle spalle che non è mai stata abbastanza a lungo sotto i riflettori del panorama heavy europeo, ma che meriterebbe senza dubbio di esserlo. Tra full lenght ed EP la discografia dei cinque di Cardiff dovrebbe essere nei libri di storia del genere, o meglio dei generi: i Nostri infatti hanno creato e suonato in lungo e in largo per il mondo un potentissimo mix di hardcore, sludge e beatdown che è ancora oggi difficile ritrovare in altre band. Stacchi al vetriolo, riff granitici, 2-step che hanno fatto scuola e un paio di album (“Roof Of All Evil” e “Scatter The Ashes” su tutti) determinanti e indimenticabili. Nonostante ciò, la storia dei BWP sembrava sempre essere ferma al palo, anche dopo il cambio di vocalist, che ha senza dubbio portato tinte molto più scure e “metal”, mettendo un po’ da parte l’hc più viscerale degli inizi. Ne sono usciti due album prima (“Suspension Of Consciousness”, del 2014, accolto tiepidamente da critica e fan, e “In Dark Places” del 2017, più intenso e ragionato) e un terzo poi, uscito poche settimane fa, intitolato “Misery Sequence”.

Rilasciata da BDHW Records (Eisberg, Guilt Trip, Dagger Threat), la nuova fatica discografica dei BWP pare aver finalmente raggiunto il compromesso tanto atteso tra ciò che questa band ha rappresentato fino al 2012 e il nuovo corso dei BWP, condensato in tracce che fanno esplodere bombe sonore a ripetizione e che mettono anche in luce una capacità di songwriting che si sposa alla perfezione con il buio e l’incazzatura che straripano da ogni brano. Un ipotetico pendolo si sposta con il passare dei secondi, e delle canzoni, tra momenti più cadenzati, lenti, a tratti “doom”, ad altri in cui tutta la volontà di sprigionare macigni sottoforma di giri di chitarre e fusti battuti come chiodi in un muro prevale, prendendo a pugni lo stomaco dell’ascoltatore come un pugile che non si ferma di fronte a un avversario già a terra. “Misery Sequence” parte senza guardare in faccia nessuno con i due singoli che hanno anticipato l’uscita dell’album (la title track stessa e Slither – su quest’ultima risulta davvero difficile non lanciarsi in stage diving dal balcone di casa – ), e continua così per tutta la sua durata, come un lavoro del genere ha quasi l’obbligo morale di fare.

A lasciare sconvolti in positivo ci pensano come sempre i featuring, che ormai sono prassi per qualsiasi band hardcore che si rispetti: Brendan Murphy (Counterparts) ci mette il vocione che da qualche anno tira fuori con il suo side-project END nella introspettiva tritaossa End Of Me, mentre in Breathless la delicatissima voce di Toni Coe-Brooker si erge sopra muri di chitarre metal come a voler spiccare un volo a noi impossibile da vedere a occhio nudo. Imprescindibile resta comunque la carica live che i BWP riescono a trasmettere anche tramite un paio di cuffie: The Bitter End riannoda il filo a dieci anni fa, mentre Deny The Truth scollega i freni e travolge tutto sul suo cammino con un inizio da coltello fra i denti e un finale che stringe la mano a quanto mostratoci con “In Dark Places”.

“Misery Sequence” offre una luce ne buio, almeno metaforicamente: con un sound invidiabile e una etichetta solida alle spalle, i Brutality Will Prevail sono finalmente pronti a riprendersi il loro posto nel panorama hardcore europeo.

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