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Lacuna Coil – Black Anima

2019 - Century Media
gothic metal

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Tracklist

1. Anima Nera (Prologue)
2. Sword Of Anger
3. Reckless
4. Layers Of Time
5. Apocalypse
6. Now Or Never
7. Under The Surface
8. Veneficium
9. The End Is All I Can See
10. Save Me
11. Black Anima (Epilogue)


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I Lacuna Coil, band metal dal passaporto nostrano tra le poche ad aver riscosso un più che discreto successo nel panorama internazionale, tornano con “Black Anima“. Il nono album in studio del trio ScabbiaFerroZelati, ci regala un lavoro dalle tinte cupe ma, allo stesso tempo, profondamente intimo.

Un lavoro dal profondo taglio concettuale, anche se meno evidente e sommerso. Con “Black Anima” i Lacuna Coil portano su pentagramma tutti quegli elementi che, in genere, siamo abituati a nascondere dall’occhio altrui. Facile fingersi altro, fingersi in linea con l’aspettativa generale. Così, dietro un tripudio di plastiche maschere pirandelliane, si nascondono in realtà i lati oscuri, i demoni che ci tormentano. Rancori, insicurezze, nevrosi, depressioni. Tutto quello che ci impedisce di sorridere rivolgendo lo sguardo verso il nostro io interiore. Tutto ciò che tentiamo di nascondere ad occhi indiscreti, diversi dai nostri.

Così, esplorando le oscure battaglie nascoste dell’animo umano, i Lacuna Coil decidono di spingere sull’accelleratore. Proseguendo la scia musicale già impostata con il precedente “Delirium” le sonorità si induriscono notevolmente, portando l’ascoltatore in universo musicale oscuro, granitico e spinto. Mentre nubi chitarristiche si addensano, pestando in modo deciso e costante, le voci del duo Ferro/Scabbia si incastrano tra di loro in modo, quasi, inedito. Di fatto, in “Black Anima“, ad intervallare le angeliche e potenti voci di Cristina troviamo un Ferro dalla presenza tremendamente influente e rabbiosa.

Sotto le imponenti bordate delle chitarre ritmiche (che molto devono, e va detto, alle innovazioni in campo portate nell’ultimo decennio in particolar modo dal settoriale Djent Metal) impegnate in riff serrati e granitici, le due voci si scambiano tra loro, dipingendo la tela musicale con i colori della rabbia e della potenza liberatoria. Non mancano elementi elettronici dal taglio estremamente oscuro, in grado di dare ai pezzi quel taglio maggiormente contemporaneo con un pizzico (e proprio di pizzico si tratta) di “sperimentalità”.

I Lacuna Coil producono un album senza ombra di dubbio ispirato ma, allo stesso tempo, ben lontano dall’essere considerabile innovativo. Gli elementi musicali presenti sono assolutamente già sentiti e, a tratti, triti e ritriti nella storia del genere. Anche se dotato di una sua personalità (sbaglia, e alla grande, chi dopo tanti anni continua ad associarla a Korn e simili solo per la famigerata “svolta americana”) di fatto “Black Anima” pecca proprio di freschezza.

Un difetto, piccolo o grande a seconda dei punti di vista, che non va comunque ad inficiare un album dal sound estremamente contemporaneo, al passo con i tempi e in grado di mantenere intatta l’identità musicale della band. Un’identità che continua a portare profonde emozioni e sensazioni chiare e ben dipinte e che, senza dubbio, permetterà alla band tanto di continuare a farsi amare dai fan più di vecchia data quanto di attirare l’attenzione di eventuali novizi o scettici.

Con Black Anima i Lacuna Coil ci conducono in un viaggio intenso ed emotivo, dove i lati più sommersi dell’animo umano vengono dipinti sopra un pentagramma a tinte fosche, cinico e schietto, che non risparmia cazzotti in faccia, groppi alla gola e pugni nello stomaco, riuscendo ad emozionare e coinvolgere. Un album ben fatto nel suo complesso ma che, purtroppo, non riesce a stupire. E se c’è qualcosa che vorremmo vedere nel metal italiano è un poco di sana innovazione, cosa già presente nel resto del planisfero musicale, specie in ambiti come il progressive metal.

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