Jimmy Eat World – Surviving

“Surviving”, si presenta con precisione chirurgica come decimo album della band emo dell’Arizona. Titolo che sembra scelto, disegnato e cucito unicamente per i Jimmy che tengono molto a farci sapere che loro sono sopravvissuti egregiamente ai loro demoni. Jim Adkins spiega senza timore alcuno che la creazione di questo nuovo album è stata la sua personale terapia per affrontare il passato, prenderlo per mano, accompagnarlo alla porta per lasciar entrare un presente nuovo di zecca.

Sebbene il cambiamento interiore sia palese nei testi e nelle frasi taglienti che indicano chiaramente uno stato di “sofferenza” da mandar via, le sonorità continuano a mantenere le basi della loro natura rock, ma chitarra e batteria suonano con più intensità e più carica emotiva. Questo bagaglio di sensazioni e suoni arriva come un pugno allo stomaco già al secondo brano Criminal Energy, suoni arroganti e sfacciati che darebbero senso anche ad un lunedì mattina di novembre. I toni cambiano decisamente con 555, suoni elettronici che fanno il loro ingresso tra gli accordi del quartetto e forse non stonano affatto nell’insieme, lasciano al contrario presagire nuove aperture e nuove basi che i Jimmy riescono a sviluppare con una piacevole semplicità.

Al giro di boa con All the Way (Stray) tornano con un bel carico nostalgico targato anni 90, che non dispiace affatto e sembra un po’ voler ricordare senza troppa enfasi che i ragazzi di Mesa sanno esattamente su cosa puntare, non sbagliando affatto. Fun facts: il riff iniziale di One Mil è stato registrato dall’Iphone di Adkins nel suo garage, così come la “comparsa” di Davey Havok frontman degli AFI, nel finale di Congratulations è stata registrata da Iphone.

Piccola chicca di questo concentrato di emozioni è Recommit, il brano della notte, che ascolti in auto tornando a casa e che ti prende letteralmente il cervello, lo porta altrove e poi ti svegli al minuto 3.26 con i migliori dubbi esistenziali in testa ma stranamente felice. Questa scarica di emozioni trova la sua perfetta conclusione con Congratulations, provocatorio e irriverente lascia la sua interpretazione a mezz’aria tra un vago seppur sottile rimando alla politica e un richiamo alla consapevolezza di sé stessi e Adniks, senza troppi giri di parole, ce lo ricorda dicendoci “Welcome, congratulations! You’re on your own”.

Nostalgico senza dubbio, arrogante e decisamente “sentito”. “Surviving” è l’album che segna l’arrivo dei Jimmy dopo 25 anni ben suonati, ma allo stesso tempo si impone come una base solida e consapevole di una nuova maturità e porta con sé: un messaggio chiaro e deciso “Sconfitti i demoni del passato saremo solo più forti nell’affrontare il futuro.”