Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Babe Rainbow – Today

2019 - 30th Century Records / Flightless Records
indie / pop / psych

Ascolta

Acquista

Tracklist

01. Butter
02. Morning Song
03. Something New
04. Us and the Rainbow
05. The Faraway Nearer
06. Funcky I Like It
07. Electrocuted
08. The Wedge
09. Beasty
10. Many Moons of Love
11. For Your Eyes Only


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Vi sentite snervati? Giù di morale per la fine dell’estate? Accantonate il muso lungo, c’è un nuovo rimedio in città. Si chiama Babe Rainbow ed è proprio quello che immaginate: uno smoothie di vibrazioni positive ad effetto immediato. Arriva da Byron Bay, Australia, un luogo dove il sole accarezza le teste tra il rumore delle onde ed il profumo dell’erbetta fresca, un angolo di paradiso che in molti definiscono magico. Ancor più magico se in testa avete una bella chioma di capelli biondi, vi piace il surf e l’erbetta fresca avete il vizio di arrotolarla in una cartina. Non mi credete? È arrivato il momento di dare una bella occhiata alla copertina.

Edito da 30th Century Records (Danger Mouse) e Flightless Records (Stu Mackenzie dei King Gizzard & The Lizard Wizard),”Today” è il terzo capitolo in tre anni per i Babe Rainbow, che si confermano costanti nella produzione come negli intenti. Il sound della band, infatti, non è cambiato molto: una psichedelia molto groovy (Something New, Funky I Like It) che saccheggia a mani basse dalla controcultura di fine anni Sessanta (Many Moons of Love), compresa la fascinazione per esotismi vari (Butter, The Faraway ed Electrocuted, forse tributo al maestro della bossanova Joao Gilberto, che ci ha lasciati proprio quest’estate), l’attitudine sperimentale (The Wedge) e l’amore per le ballatone al chiaro di luna (Us and the Rainbow, For Your Eyes Only). Completamente abbandonate le disco vibes anni Ottanta che avevano caratterizzato l’eccellente debutto omonimo. Le splendide videoclip di Sam Kristofski, invece, ci sono ancora. Insomma, nessuna rivoluzione nell’universo neo-hippie dei Babe Rainbow, solamente pace, amore e qualche leggera caduta di stile (Morning Song e Beasty, della serie “non fate ascoltare troppo i Grateful Dead a Jack Johnson”).

Today” non è certo una delusione, ma ha un sapore agrodolce. Se da un lato vorremmo vedere i Nostri viaggiare, sperimentare ed evolvere (gli incantesimi sintetici di “Double Rainbow” un po’ ce l’avevano fatto sperare), dall’altro sappiamo che è peccato interferire con un fenomeno che – nel 2019 – può essere descritto solo come un miracolo vintage. Prendiamo perciò questo disco per quello che è: un viaggio nel tempo che vale la pena intraprendere, specie in occasione del cinquantesimo anniversario di Woodstock. Una cosa, poi, è certa: l’autunno è alle porte e se volete andare a funghi col vostro cestino di vimini, non c’è niente di meglio dei Babe Rainbow in cuffia. Ma prestate attenzione ai funghi che raccogliete, non si sa mai.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni