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A Winged Victory For The Sullen – The Undivided Five

2019 - Ninja Tune
ambient / modern classical

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Tracklist

1. Our Lord Debussy
2. Sullen Sonata
3. The Haunted Victorian Pencil
4. The Slow Descent Has Begun
5. Aqualung, Motherfucker
6. A Minor Fifth Is Made Of Phantoms
7. Adios, Florida
8. The Rhythm Of A Dividing Pair
9. Keep It Dark, Deutschland


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Adam Wiltzie, compositore e tecnico del suono nasce a New York e dalla tenera età si appassiona al tennis, ma un infortunio al ginocchio interrompe la sua carriera sportiva regalando a noi il privilegio di ascoltare composizioni che alle orecchie più attente lasceranno solchi emozionali. Dustin O’Halloran compositore e pianista nasce Phoenix in Arizona, vive a Los Angeles e nel 1998 forma, insieme alla cantante Sara Lov i Dévic, una band indie rock destinata ad approdare in Italia. Due mondi incredibilmente distanti che si incontrano nel 2007 a Bologna e che daranno vita ad un duo dal nome A Winged Victory for the Sullen.

Collocati nella libreria dei generi musicali tra l’ambient e il classico AWVFTS sono molto di più di un genere musicale. Con all’attivo 3 album in studio, diverse collaborazioni cinematografiche e una composizione per una compagnia di danza, gli AWVFTS creano una piccola perla rara, di autentica bellezza: “The Undivied Five”.

The Undivided Five” prende vita in giro per l’Europa, i diversi studi di registrazione, tra cui l’Église du Béguinage di Bruxelles una chiesa cattolica romana, regalandoci 45 minuti di “canzoni cinematiche” eleganti e sinuose, il cui unico scopo è accompagnare i sentimenti dell’ascoltatore attraverso una perfetta colonna sonora. Frutto di due menti e due cuori che altro non potevano plasmare e raccontare, se non qualcosa in grado di fondersi perfettamente con ogni altro elemento. L’ultima produzione del duo statunitense deve essere ascoltata con le cuffie nelle orecchie, ispirati dai dipinti di  Hilma af Klint e al gruppo di sole donne (“I cinque”), a cui la stessa apparteneva, gli AWVFTS creano una armonica fusione gli archi, il pianoforte e le distorsioni dei sintetizzatori che rendono suoni “puri” suoni “nuovi” pizzicandoo le corse dei ricordi, creando una sincronizzazione perfetta tra musica e sensazioni

L’“indivisibile” 5, “numero primo sicuro”, per Aristotele rappresenta l’etere che si somma ai 4 elementi del quaternario, aria, acqua, terra e fuoco, completandoli. Sullen Sonata è nell’aria, solenne ed ancestrale è un inno alla quiete. Un insieme sinuoso di suoni perfetti, una melodia che ti lascia sospeso in aria e ti regala l’incanto di un mondo tuo in cui al minuto 3.14, se chiudi gli occhi, senti l’aria sfiorare le tue emozioni sottopelle. The Slow Descent Has Begun la senti nel battito della terra. I pomeriggi assolati d’estate, distese di campi giallo paglierino, un cielo azzurro che ha perso il bianco per dipingere anche una sola nuvola e le voci lontane, di chi si rincorre tra girasoli che seguono in adorazione la loro fonte di vita. Disteso tra campi ti godi la meravigliosa sensazione di far parte di tutto, rinfrancandoti il cuore per tutte quelle volte che invece non ti sei sentito parte di niente.

Our Lord Debussy brucia come fuoco. Impetuoso, travolgente. Potremmo dire lo stesso dell’amore che in realtà è la sensazione cardine che questo brano ci regala. Una narrazione dell’amore che ha perso le parole, perché le parole le abbiamo già noi infilate nei cassetti al buio delle nostre anime. Due mani che si sfiorano, un pavimento che brilla dei riflessi dei fari delle auto dopo la pioggia, il rumore delle pozzanghere ogni volta che il traffico ci si tuffa dentro e un bacio, che suona perfettamente in sintonia con questo brano. Così li senti ancora i brividi di quei baci perfetti nella mente ma che nella realtà si sono persi distrattamente tra le vie del centro storico di una città affollata.

Aqualung, Motherfucker ti porta al mare, ma ad una sola condizione: devi imparare a nuotare. Decisa, inquietante, ma armonica. Come un fiume che scorre copioso e sfocia impetuoso nel suo oceano, deciso. Come quando gonfio ed orgoglioso il mare infrange le sue onde contro gli scogli con forza e bellezza inaspettata, per spargere ovunque pezzi del suo essere. Inquietante come il grigio del mare in tempesta in una domenica di novembre, dove cielo ci regala il migliore degli spettacoli, si fonde con l’acqua e cancella l’orizzonte. Le paure che prendono vita che si avvicinano inesorabili verso le nostre rive e che come ogni tempesta, attraversando la nostra terra ne romperanno gli argini, porteranno a galla vecchi scheletri del passato e alla ogni volta quando sarò tornata la quiete capiremo che quel mare grigio ci sta dando di nuovo un buon motivo per provarci. Sempre.

The Undivided Five”, semplicemente l’etere.

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