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Mortecattiva – Dellamorte Dellemone

2019 - Autoproduzione
rap

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Tracklist

1. Cani
2. Il Tuo Nuovo Fidanzato
3. Trento Is Still Much Better Than Los Angeles
4. Il Mansplaining Spiegato Alle Donne
5. Astaghfirullah
6. Col Ciclo Non Si Scopa
7. Fuck The (Fashion) Police
8. Ritmo Latrino
9. Corpi Soffici
10. I Feel Fantastic


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Volgare, irriverente nella maniera in cui può esserlo un bambino di prima elementare che fa le boccacce alla maestra, sfigurato e reso ancor più fastidioso dall’evidente povertà di mezzi con cui è stato realizzato, totalmente fine a sé stesso: “Dellamorte Dellemone” non ha praticamente nulla da invidiare alla quasi totalità del rap uscito su major in Italia nel corso dell’ultima decade. Superfluo cercare una chiave di lettura o un messaggio tra le righe, ancora di più una ragion d’essere a un’estetica tanto raffazzonata. Mortecattiva è come quell’amico che fa scherzi agli anziani sollevando proteste e imprecazioni, e tu ridi con lui non tanto perché sia particolarmente divertente, più che altro non riesci a credere possa avere veramente concepito qualcosa di così stupido.

Liriche sfacciatamente quanto ironicamente grevi fanno il paio con basi talmente scarne che se non ci fossero la differenza sarebbe minima. Nessuna cura formale da nessun punto di vista. Si passa dalla peggiore misoginia d’accatto, fulcro di tracce quali Col Ciclo Non Si Scopa, Il Tuo Nuovo Fidanzato e Il Mansplaining Spiegato Alle Donne, a un’insensata – e probabilmente per questo esilarante – vena di sadismo nei confronti degli animali. Il tutto puntellato di blasfemia preadolescenziale, insofferenza nei confronti del genere umano e in particolare della città di Trento ma dove veramente si riesce ad andare oltre, è nell’invito a figliare per fornire nuove vittime alle reti della pedofilia di Corpi Soffici. Se di un pezzo che dice: “Fanculo la scuola, mi fumo la droga”, si è parlato come “manifesto del disagio giovanile” (invento ma sarei pronto a scommettere qualcuno abbia usato testuali parole), non vedo perché quest’accozzaglia di scemenze debba necessariamente godere di di minor dignità.

Nessun essere umano sano di mente potrebbe mai prendere sul serio una simile operazione tuttavia, rimane una certa amarezza nel constatare che con un budget per la promozione più cospicuo, il disco potrebbe tranquillamente inserirsi tra i titoli di punta dell’odierno panorama rap italico, senza risultare particolarmente fuori luogo. Se veramente ormai vale tutto e “so bad it’s good” è assurto a parametro di valutazione accettabile quanto gli altri, ben venga qualcuno che almeno gli scherzi li sa fare. “Dellamorte Dellemone” infatti dura poco e non fa veramente male a nessuno.

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