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Norma Jean – All Hail

2019 - Solid State Records
metalcore

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Tracklist

1. Orphan Twin
2. [Mind Over Mind]
3. Safety Last
4. Volunteer Tooth Filing
5. Landslide Defeater
6. Full Circle In Under A Minute
7. /with_errors
8. Trace Levels Of Dystopia
9. Translational
10. Extra Dimensional Palate Cleanser
11. If [Loss] Then [Leader]
12. Careen
13. Anna
14. The Mirror And The Second Veil


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Non c’è bisogno di fare troppe presentazioni. Gli statunitensi Norma Jean, attivi dal lontanissimo 1997, sono ormai una vera e propria istituzione del metalcore. Un genere musicale che non può lasciare indifferenti: o lo si ama alla follia, o lo si odia in maniera viscerale. A meno che non siate dei giovanissimi, probabilmente ricorderete l’overdose di attenzioni che, circa una decina di anni fa, trasformò la scena in un circo in salsa emo popolato da primedonne, frangettoni mascarati e boy band con il giubbotto di pelle (qualcuno ha detto Asking Alexandria?).

Oggi, fortunatamente, possiamo avvicinarci a questo microcosmo in declino senza farci plagiare da pregiudizi o antipatie a prescindere. Tanto per farvi un esempio: personalmente, non mi aspettavo moltissimo da questo “All Hail”, album numero otto per il gruppo capeggiato dal cantante Cory Brandan. L’allontanamento del chitarrista Jeff Hickey, arrivato a pochi mesi dall’uscita del lavoro, non poteva essere considerato un segnale confortante. Soprattutto se si pensa all’estrema precarietà di questa formazione, che già da un po’ di tempo va avanti senza avere tra le proprie fila alcun membro originale.

E invece – sorpresa delle sorprese – questo è un buon disco. Solido, coinvolgente, ricco di passione ed energia. Non si urla al miracolo, ma si resta piacevolmente impressionati. Soprattutto dai brani iniziali, che sono davvero micidiali: nonostante l’eccessiva brevità, Orphan Twin e [Mind Over Mind] centrano il bersaglio con riffoni infuocati, ritmiche schiacciasassi e qualche leggerissima accortezza melodica che non stona assolutamente.

Come impone la tradizione del metalcore DOC, il meglio viene riservato alle parentesi più lente e concitate; se andate alla ricerca di breakdown possenti al punto giusto da farvi rompere l’osso del collo a forza di headbanging, qui troverete pane per i vostri denti. Spiccano l’estrema schizofrenia di Safety Last, la vena incendiaria di una Landslide Defeater che si destreggia tra furia e quiete, la carica di una /with_errors dal “delicato” retrogusto Refused e la compattezza di una Trace Levels Of Dystopia, che avanza implacabile come un treno in piena corsa.

Quando i Norma Jean si allontanano dal loro terreno di caccia per concedersi un attimo di respiro, tuttavia, difficilmente riescono a lasciare il segno. L’alternative metal melodico e old style alla base di If [Loss] Then [Leader] e Careen è talmente blando e poco originale da far venire il prurito ai polpastrelli: premete il pulsante skip come non ci fosse un domani. A parte queste piccole quisquilie, “All Hail” è un album da pollice in su. Consigliato.

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