Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

OOIOO – nijimusi

2020 - Thrill Jockey
sperimentale

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Nijimusi

2. Nijimu

3. Jibun

4. Tisou

5. Asozan5

6. Bulun

7. Walk For “345” Minutes, While Saying “Ah Yeah!” With A “Mountain Book” In One Hand, Until A Shower Of Light Pours Down

8. Kawasemi Ah


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Chi sguazza nel torbido della musica outsider e non conosce Yoshimi Yokota dovrebbe cospargersi il capo di cenere. Se il nome non vi dice niente allora saranno i suoi soprannomi – Yoshimi P-We e YoshimiO – a farvi suonare un campanello da qualche parte nella testa, o forse i progetti in cui ha prestato fedelmente servizio, che so, tipo gli eterni Boredoms o le effimere e mai dimenticate Free Kitten, al fianco di madame Kim Gordon e Julie Cafritz (razza Pussy Galore). Ma sono le OOIOO le sue più longeve compagne, o perlomeno quelle che tornano quest’anno baldanzosamente pronte a farci sbiellare. 

Una discografia caratterizzata dalla follia più completa e totalizzante, di strade intraprese a testa alta e lasciate per percorrerne di nuove cambiando corsia praticamente di continuo, lasciando tracce di sé nell’immaginario collettivo della sperimentazione più variegata e incompromissoria. “nijimusi” non fa eccezione, ed è la tipica boccata d’aria fresca in un mondo standardizzato di fresco, ovvero quello della musica alternativa che spesso alternativa non è più. Ma questo ormai lo sappiamo. 

Dunque YoshimiO, kAyAn, AYA e il nuovo (dal 2016) acquisto MISHINA si fanno riconoscere come band e questa volta band lo sono sul serio e si sbattono per confezionare un lavoro di gruppo che suoni lineare in un gorgo mostruoso di suoni e colori e sensazioni e disagio mentale. Il bello è che funziona eccome, che non suona sconclusionato né raffazzonato (come molta roba bollata sperimentale), anzi, è quasi accessibile in un contesto in cui l’accessibilità pare un ibrido tra barzelletta e bestemmione. 

Forse non lo direste mai trovandovi alle prese di un brano come Bulun che in otto minuti e rotti sposta l’accento da spianate noise sconnesse a un doo-wop/pop zuccherino con voci mesmerizzanti, crescendo progressivi e spiazzanti pennate di chitarra, nemmeno nelle dilatazioni acide e destabilizzanti della folle Walk For “345” Minutes, While Saying “Ah Yeah!” With A “Mountain Book” In One Hand, Until A Shower Of Light Pours Down, passata a fil di lama da basso ciccione wah-wah e schizzi a sei corde che pompano Seventies a tutto spiano in un pastiche kraut che tratta il tempo come un elastico. 

Il disco passa così in rassegna tutto un armamentario da manicomio, ci sono delle jazzate nascoste nelle ritmiche post-bop della frenetica Nijimu, alcune più delicate sul tocco rampante di Jibun e altre più esposte sul sax arroventato di Kawasemi Ah che tira in ballo anche arie tradizionalmente orientali sepolte da trapanate noise non dissimili da quelle bestiali di Asozan5.

Se poi vi fidate del mio giudizio, vi direi che siamo al cospetto di un divertissement cervellotico in grado di confondere senza perdersi per strada, con quel focus colorato che forse riesce solo ai giapponesi. Ça va sans dire è roba difficile, ma mica vi farete spaventare da così poco.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni