Mariposa – Liscio Gelli

I Mariposa, mancanti da troppo tempo nella scena italiana, continuano a fare scelte poco conformi alla norma, esplorano i generi musicali che gli pare e piace, compongono e scompongono suoni e se li rimontano ad hoc, e ovviamente lo fanno benissimo.

A questo giro ovviamente si dedicano al liscio, come da titolo, e a tutto ció che c’é intorno, e la sensazione é che lo facciano piú per il piacere di giocare e scoprire qualcosa di nuovo che con il nobile ed intramontabile intento di recuperare le tradizioni per renderle fruibili anche nei canali odierni (cosa in cui tra l’altro riescono, giusto per essere chiari). 

L’approccio scettico é d’obbligo in questo caso, ma la fiducia nei musicisti che compongono il gruppo é altissima, e cosí si inizia un disco che é in realtá una composizione di molti stili diversi, 9 pezzi a cui si sommano tre piccoli interludi chiamati Niente #7/8/9, e c’é giusto il tempo di passare per qualche ritmo latino, qualche spezzone di polka, un valzer e si é arrivati alla fine.

Da qui si vuole ricominciare subito, capire cosa ci possa attrarre cosí tanto da un lavoro cosí poco usuale, capire cosa abbiano fatto per renderlo speciale, quali piccole chicche abbiano nascosto lungo il percorso.

In poco piú di 35 minuti si realizza quanto la qualitá di chi suona e compone, legata a doppio filo con un insita genialitá che li contraddistringue, possa contare molto di piú del genere che si sta approcciando.

E quanta voglia si abbia di conoscere dal vivo Nando, con la sua splendida faccetta blu.