Wire – Mind Hive

Spesso si pensa che, le band nate a Londra negli anni ’70, siano tutte perlopiù collocabili sotto un unico genere musicale, il punk. Questa è una concezione totalmente errata.

I Wire, origini londinesi e nati nel 1976, hanno vissuto sì un clima di tensione e rabbia riconducibile a quella fase storica ma si sono subito emancipati dalla definizione di punk/rock per avvicinarsi alla new vawe e al post-punk. Molto spesso sono le etichette che vengono appiccicate agli artisti ad essere la morte prematura di cantanti o gruppi. I Wire sono stati in grado di costruirsi nel tempo una propria personalità senza fissarsi troppo sulla questione del genere musicale di appartenenza.

L’album storico dei Wire dal titolo “Pink Flag” (1977) è considerato uno dei documenti fondamentali della scena britannica degli anni Settanta ma, nonostante ci sia sempre anche in ambito musicale un attaccamento morboso al passato, il gruppo londinese, che ormai conta quarant’anni di carriera, tra alti e bassi, defezioni, sospensioni e cambi di formazione, continua a tenere le spalle dritte ed uno sguardo rivolto verso il futuro.

Nel 2020 Colin Newman (voce e chitarra), Graham Lewis (voce e basso), Robert Gray (batteria) e Matt Simms (tastiere) dimostrano di essere ancora freschi e di non avere niente da invidiare a tanti altri progetti giovani che ci sono oggi in circolazione. Infatti, anche ripercorrendo velocemente i lavori più recenti quali “Change Becomes Us” (2013), “Nocturnal Koreans” (2015) o “Silver/Lead” (2017), non sembra proprio di ascoltare una band di 40 anni che tenta di sopravvivere nel mondo reale oppure è legata al passato.

L’ultimo album “Mind Hive“, disponibile in cd e in vinile, a cura della loro etichetta discografica Pink Flag, è uscito il 24 gennaio 2020. Il primo singolo, pop e centrato, si intitola Cactused. Se “Silver/Lead” era riuscito ad alzare l’asticella verso l’alto, “Mind Hive” ha tutte le carte in regola per funzionare altrettanto bene. Il nuovo lavoro si apre con un pezzo da instant classic: Be Like Them è una sorta di inno post-punk composto su un testo scritto dalla band stessa nel 1977. Le altre sette tracce, abbastanza simili tra loro, si snocciolano in un totale di 35 minuti di ascolto che, nel complesso, risulta fluido e accattivante.

I Wire sono una band potente, influente e non replicabile. Questo gruppo ha abbracciato nuove tecnologie, provato esperimenti sonori, sviluppato varie strategie creative ed anche per questo si è guadagnato un posto tra i nomi post-punk più consistenti di sempre. Continuità, cambiamento e resilienza.