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Holy Fuck – Deleter

2020 - Holy EF Music
electro rock / noise rock

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Tracklist

1. Luxe
2. Deleters
3. Endless
4. Free Gloss
5. Moment
6. Near Mint
7. No Error
8. San Sebastian
9. Ruby


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Direttamente da Toronto, ecco “Deleter”, l’ultimo lavoro degli Holy Fuck. Il collettivo canadese torna con il suo marchio di fabbrica: il rock elettronico fatto alla “vecchia maniera”: batterie acustiche, voci strozzate e distorte, basso prsente. Allo stesso tempo si notano anche influenze di generi come la deep house e l’elettronica più tradizionale. 

“I want to scrap all of this/ Start over again” è la linea melodica costantemente ripetuta in Luxe, nata dalla collaborazione del produttore britannico Alexis Taylor con la band dell’oltreoceano. La strumentale ne fa da supporto fino ad esplodere energicamente alla fine del pezzo, dopo un crescendo non troppo virtuoso ma efficace. Il secondo brano, Deleters, vanta un’altra collaborazione, ossia quella di Angus Andrew, leader e fondatore dei Liars. Qui si tratta per lo più di cantati strappati e incisivi, accompagnati da una ritmica sostenuta. A seguire troviamo Endless, caratterizzata da quei cori eterei e leggeri comuni nel genere. Mentre Free Gloss è frutto di un terzo featuring, quello con l’australiano Nicholas Allbrook, e va a chiudere la prima metà dell’album, lasciando spazio a brani con sonorità ricche di arpeggiatori e chitarre elettriche, che denotano l’anima pur sempre rock di “Deleter“. Tra questi consiglio No Error (non è un pezzo dei Moderat). Qui il riff di basso dà un bel tiro alla canzone, mentre una chitarra molto distorta ne fa gli accenti: il risultato è interessante. 

Per chi è in cerca di questo tipo di ascolto, “Deleter” rappresenta sicuramente una buona alternativa, senza però rappresentare qualcosa di nuovo ed imperdibile a livello di sound. Non basta infatti mettere insieme Canada, Regno Unito ed Australia per riuscire nell’intento, ma forse non era questo l’obiettivo. Rimane comunque un disco valido. 

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