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Première

Première: NUDIST – Incomplete

Artwork: Coito Negato

I Nudist sono una band cult del panorama underground italiano, che con il proprio stile personalissimo e difficilmente classificabile ci ha abituato a uscite al vetriolo e live incendiari. Il prossimo disco della band in uscita per Dio Drone, si chiama “Incomplete”. Dal titolo laconico e misterioso, il disco segue gli ottimi “Bury My Innocence” e “See the light beyond the spiral”. I tre lavori insieme formano un trittico che giunge a conclusione con questa ultima uscita. “Incomplete” è dedicato al fallimento e alla redenzione e conferma la band come una delle realtà più interessanti del sottobosco nostrano.

Ve lo presentiamo di seguito in anteprima assoluta, mentre più sotto trovate un’intervista alla band. Buon ascolto, buona lettura!

Incomplete” sarà presentato dal vivo questo venerdì 28 febbraio al Titty Twister Club di Firenze, in compagna dei Loia. A questo indirizzo tutti i dettagli del caso.

Ragazzi grazie della vostra disponibilità, vi va di spiegarci l’arco narrativo che vive in questo trittico di dischi? E come mai l’avete chiamato Incomplete se di fatto completa un ciclo di tre lavori?

Lore: ti ringrazio per la fiducia ma non siamo così concettuali da riuscire ad unire tre dischi molto differenti tra loro… Rappresentano più una progressione sonora, possiamo dire che questo racchiude l’arcaicità acerba del primo e la schietta necessità diretta del secondo, con quella eterna sensazione che hai sempre davanti ad un disco, di incompletezza con qualcosa sempre da raggiungere e sempre in divenire.

Gabo: incomplete è non arrivare, non sentirsi all’altezza…rotto…non adatto

Pensate che questo lavoro sia un’evoluzione rispetto ai precedenti? Oppure un naturale sviluppo? A che band vi siete ispirati nello scrivere questo disco?

Gabo: beh abbiamo volutamente fare un disco più se è permesso “Progressive” più ragionato e arrangiato anche utilizzando suoni synth ma non saprei e non credo sia esattamente una evoluzione… Più un bisogno. Su incomplete siamo d’accordo sul sentirci Unsane – King Crimson – il grande maestro Fabio Frizzi i Killing Joke – Voivod e … Fate voi

Raccontateci come si sono svolte le registrazioni del disco, dove sono avvenute? Come le avete vissute? Dov’è stato finalizzato il disco? Avete usato attrezzatura particolare?

Lore: ad agosto ci siamo volutamente isolati 4 giorni e 4 notti in un teatro a Prato dove registriamo sempre con il nostro fonico Niccolò Gallio che ci segue ormai da “Bury My Innocence”. Ci siamo rinchiusi in studio per concentrarci al 100% sul disco, è stata una bellissima esperienza… Se fa curriculum Niccolò ha dei microfoni molto particolari ed è un maestro a saperli sfruttare.

Gabo: beh bellissima sì dopo 3 giorni io sono dovuto andare a fare almeno una colazione al bar per vedere altra umanità. Il mixing e il mastering sono stati affidati al maestro Eraldo Bernocchi che ci sopporta e interviene pesantemente rendendoci più “gradevoli” (ride ndr).

Avete degli ospiti illustri come l’eclettico Xabier Iriondo e la talentuosissima e oscura cantautrice RYF. Come mai proprio loro? E secondo voi a che livello hanno contribuito allo spessore del disco?

France: sicuramente l’arricchimento che ti da l’ascolto e il confronto di un altro artista è sempre un grande valore inaspettato. Siamo tutti e tre fan di RYF della sua voce dolce e graffiante che crea un bel contrasto con Xabier con cui Gabo è in contatto per via delle chitarre che utilizza (Nude Guitars, si veda il nostro approfondimento qui, ndr).

Gabo: ero molto dubbioso sulla richiesta … Xabier si è dimostrato subito super entusiasta, è stato assorbito dal disco e l’ha arricchito il tocco di classe che lo contraddistingue… I nostri guest sono due regali che abbiamo fatto a noi e facciamo all’ascoltatore!

In questo lavoro vi lanciate contro i falsi idoli della società moderna, come il possesso compulsivo. Come mai credete che questo sia un problema? Infondo siamo stati messi al mondo mangiare, produrre e crepare no?

Lore: La frenesia, l’apoteosi della perfezione, la paura del difetto e del diverso ci sta allontanando e siamo sempre più soli. Comunichiamo attraverso schermi e sempre più con immagini piuttosto che con parole, siamo sempre più superficiali, anonimi e sempre più soli. Possedere non è più una necessità, ma uno status symbol. Quello che indossiamo, quello che mostriamo di avere è ormai lo specchio di quello che siamo all’interno della nostra società e siamo diventati schiavi di questo.

Crawl In Me è un’ode alle dipendenze e al modo in cui ingabbiano le anime, Demolition poi prosegue su questa linea descrivendo la redenzione da esse. Come mai avete voluto includere nel vostro lavoro una tematica così cruenta? Avete avuto esperienze dirette in questo senso (senza far nomi ovviamente)?

Lore: sì, sicuramente questi temi fanno o hanno fatto parte della nostra vita, sono brutti momenti esternati e romanzati. È un grido viscerale senza alcuno scopo di insegnamento o di autoproclamazione. Un modo catartico di raccontare e di visualizzare ed esorcizzare una realtà dolorosa, vissuta con entrambi i piedi nel fango.

Gabo: le dipendenze possono essere molteplici e diverse, la pulizia la compulsione, l’acquisto la religione dipendere dalle persone.

Il mio pezzo preferito è la title track che chiude il disco, quasi un pezzo fuori dal vostro stile ma quantomai azzeccato nell’atmosfera e nell’intenzione. Com’è nato questo brano? Che storia racchiude il suo testo?

Gabo: a questa devo risponderne io. Eravamo a pochi giorni dal dover entrare in studio ed è venuto fuori come vomitato dopo una pesante giornata. Ho acceso l’amplificatore, ho inspirato ed è uscito il riff come lo senti. Ero come ipnotizzato e sapevo come doveva essere ed è uscito così, con mille cose da arrangiare e migliorare ma invero…Incomplete

Lore: un Re rimasto a morire solo nella sua grotta, in vetta ad una montagna battuta da forti venti. la frenesia del potere, le menzogne. Nonostante tutta la ricchezza accumulata resta e resterà solo, in un oblio di false certezze, nel buio della sua esistenza interiore e soprattutto… incompleto.

Il fallimento e la redenzione sono il filo conduttore del disco. La resilienza è una qualità fondamentale per superare ed imparare dai propri errori. Ci potete raccontare qualche vostro aneddoto di vita in questo senso? Anche non necessariamente collegato al disco.

Lore: Il fallimento e la redenzione è continuo e costante ahahahah, uno di noi ha passato fasi alterne, passando da baratri di solitudine ed alienazione ad una fase di recupero e riscatto di sé stesso. Anche per questo nella title track la solitudine è quello che rende incompleto chiunque, nonostante tutto ciò di cui ti vuoi o puoi circondare. Tutto è superfluo se sei solo e non puoi condividerlo con nessuno, sei un tutto in un niente.

Io credo abbiate scelto una tematica bellissima, non si parla mai abbastanza di fallimento e della sua importanza. In una società dove si vuole tutto e subito alla velocità della luce io credo che l’agire e il provare, e quindi il fallire, siano una via sempre meno percorsa. Si preferisce la passività e la velocità di informazione di internet. Che ne pensate, siete d’accordo?

Lore: Il fallimento, il difetto, la debolezza, sono energia vitale. Solo attraverso gli sbagli possiamo imparare e solo attraverso la debolezza possiamo scoprire la nostra forza e valorizzarla. Oggi non possiamo più “provare” dobbiamo solo vincere! Viviamo in una società frenetica e viviamo di prodotti standardizzati, la creatività è sempre più inglobata da mode e stili ciclici, senza chiedere, senza far distinzioni, e questo sta distruggendo il bello dell’essere diversi, imperfetti, INCOMPLETI e quindi perfettibili.

Gabo: ho figli adolescenti e non potete immaginare quanti ragazzi soprattutto ragazze sono in comunità psichiatriche per non riuscire a reggere i modelli estetici e la vittoria che ti inculca la società e la avida pretesa degli adulti.

Ultima domanda, cosa ci riserva il futuro dei Nudist? Avete già qualche idea su prossime pubblicazioni oppure qualche notizia su prossime date?

France: siamo molto lenti nel nostro processo creativo e su tutto il meccanismo che si innesca nel costruire e pubblicare un album. Sicuramente adesso vogliamo promuovere il più possibile questo nostro nuovo lavoro… Ma in realtà ci chiudessimo adesso in studio ne verrebbe sicuramente un altro ahahaha! Ad aprile saremo in tour in Europa con i violenti Wojtek e probabilmente anche a settembre a girelloni per la comunità europea… Anzi per feste e compleanni contattateci su: nudistofficial@gmail.com

Grazie mille del vostro tempo, non vediamo l’ora di toccare con mano il supporto fisico su cui Dio Done imprimerà “Incomplete”!

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