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Mortiis – Spirit Of Rebellion

2020 - Omnipresence Productions
dungeon synth / dark Ambient

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Tracklist

1. A Dark Horizon Pt. I
2. A Dark Horizon Pt. II
3. A Dark Horizon Pt. III
4. A Dark Horizon Pt. IV
5. A Dark Horizon Pt. V
6. A Dark Horizon Pt. VI
7. Visions Of An Ancient Future Pt. I
8. Visions Of An Ancient Future Pt. II
9. Visions Of An Ancient Future Pt. III
10. Visions Of An Ancient Future Pt. IV
11. Visions Of An Ancient Future Pt. V
12. Visions Of An Ancient Future Pt. VI
13. Visions Of An Ancient Future Pt. VII


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È dagli inizi della carriera che il norvegese Håvard Ellefsen, primissimo bassista degli Emperor, si cela dietro il moniker e la caratteristica maschera demoniaca di Mortiis. Nonostante il macabro pseudonimo, è un artista che ha vissuto – e continua a vivere, fortunatamente – un numero di esistenze vicino all’infinito. Le diverse fasi artistiche attraversate – quelle che lui stesso definisce ere, in maniera forse un po’ magniloquente ma comunque efficace – sono tutte contraddistinte da linguaggi musicali differenti.

C’è un unico, macroscopico tratto a tenerle unite tra loro: un approccio assai poco ortodosso ai sintetizzatori e alla materia elettronica più in generale. Si va dai suggestivi esordi dark ambient alle più recenti prove in campo industrial, passando ancora per l’interessante connubio tra gothic rock e synth-pop alla base di “The Smell Of Rain” (2001), il bel debutto cantato da parte di Mortiis.

Per il nuovo “Spirit Of Rebellion”, Ellefsen torna però a farsi silenzioso e a dedicarsi anima e corpo alle tastiere. L’album è una sorta di seguito del vecchissimo “Ånden som Gjorde Opprør” (1994) e, in quanto tale, ne recupera lo spirito e le sonorità. Volete gustarvi a dovere questi cinquantuno minuti interamente strumentali? Allora affilate le spade, preparate le pozioni curative e imparate al volo un paio di incantesimi, perché state per intraprendere un appassionante viaggio dal sapore fantasy nelle “segrete sintetiche” della mente di Mortiis, popolate da demoni e creature magiche.

Le tredici parti che formano le due lunghe suite in scaletta, A Dark Horizon e Visions Of An Ancient Future, non sono altro che una rielaborazione – o un aggiornamento, che dir si voglia – del cosiddetto dungeon synth. Si tratta di un particolarissimo tipo di sound sinfonico/elettronico, intriso di esoterismo e dall’alto tasso evocativo, che fu lo stesso Ellefsen a forgiare all’inizio della sua avventura in solitaria, quasi trent’anni fa.

Per darvi una piccola idea dell’essenza di “Spirit Of Rebellion”, la butterò sul piano videoludico. Provate a immaginare un attimo se Edgar Froese e i suoi Tangerine Dream, invece che per la colonna sonora di Grand Theft Auto V, fossero stati contattati per la realizzazione di quella di un capitolo qualsiasi della saga RPG The Elder Scrolls. Probabilmente ne sarebbero usciti fuori con una serie di composizioni ambient dal gusto classicheggiante, epico, medievale e solenne: in parole povere, proprio ciò che ha da offrirci Mortiis in quest’ultima affascinante uscita.

Peccato solamente abbia deciso di non osare di più per quanto riguarda la scelta dei suoni impiegati: i sintetizzatori, infatti, si limitano a imitare e a trasporre in versione midi i tradizionali strumenti ad arco, i fiati e persino i cori. A pagarne il prezzo è quell’antica suggestione ultraterrena e orrorifica che, almeno in passato, caratterizzava l’opera dell’artista norvegese. In chiusura, un consiglio da nerd per godere appieno della musica di “Spirit Of Rebellion”: reinstallate Age Of Empires II sui vostri PC e giocateci utilizzando questo album come sottofondo. Le campagne di Federico Barbarossa, Gengis Khan e Giovanna d’Arco diventeranno ancora più avvincenti.

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