1. So Much Love
2. Come Get Me
3. Live Learn And Forget
4. Just Wait
5. Something I Should Do
6. Looking For You
7. Crowded Star
8. Mathilda
9. Ride In The Unknown
I Nada Surf confermano la loro permanenza su City Slang pubblicando un album, il secondo fuori per l’etichetta berlinese, molto complicato. “Never Not Together”, infatti, esce quattro anni dopo la loro, cronologicamente parlando, ultima fatica, “You Know Who You Are”, e ne ricalca, estremizzandole, le principali peculiarità sperimentali. Troppo. I quattro newyorchesi sperimentano uno shoegaze-pop che alla lunga distanza annoia e non lascia granché nel suo ascoltatore.
“Never Not Together” è un puro esercizio di stile scritto su misura per i fan più accaniti della band, come se esistessero un prequel ed un sequel riservato ad un pubblico già “educato” alla musica dei Nada Surf, ecletticamente fondamentale per la storia della recente musica indipendente americana. Attingendo dal loro innovativo repertorio post-grunge, brani come Live Learn And Forget o la iniziale So Much Love, carichi di enfasi e rimandi, non riescono purtroppo a prendere le redini dell’ascolto pur essendo i più accattivanti.
Nemmeno brani più visceralmente shoegaze, spinti e post-punk come Looking For You e Something I Should Do non riescono, con la loro indiscutibile forza sintetica attrattiva e culturalmente immensa, a trascinare dietro di loro il canovaccio corale di questo “Never Not Together“: un ritorno decisamente sottotono, quindi, per i Nada Surf, che non lascia traccia evidente se non un solco ben profondo legato a lavori (troppo) passati.