Porridge Radio – Every Bad

Dana Margolin vive sul mare, il mare di Brighton, e inizia a comporre musica da sola. Nasce presto un progetto musicale attorno al quale si forma una vera band. E i testi sono frutto di un’immaginazione, sono presi dagli intimi pensieri di una post-adolescente, dalla solitudine davanti ad uno specchio, “Ti piacerò quando mi vedrai, potresti addirittura innamorarti” e gli spostamenti emotivi, di vicinanza e lontananza in una centrifuga di emozioni dentro e fuori dalle letterine scritte che nessuno è autorizzato a leggere scorrono in brillanti pezzi pop-rock con una voce coinvolgente, di un’intensità rara, paragonabile all’intensità di un giovane Robert Smith (intensità ho detto, non timbro).

È l’elettricità che nasce tra quattro mura e si scarica tra le scogliere di Brighton, è l’ispirazione veicolata da rapporti interpersonali e dalla vastità del mare di fronte. La cosa migliore che un’autrice ventenne poteva fare oggi: scrivere ottimi testi dal finale aperto prendendo ciò che circonda la sua vita. Per non parlare dell’ottima Lilac in cui si parla di un corpo scomodo e imperdonabile, il dolore, il peso di un’età che tutti abbiano passato con la speranza di diventare persone migliori. È pur vero che, come dichiara Dana, è “Bello che ognuno veda nei miei testi quello che vuole”.

Una bella scoperta i Porridge Radio, e Dana una potenziale nuova stella che con i pensieri di Circling in cui “Tutto andrà bene, niente è sbagliato, stiamo tutti bene” , scritta semplicemente osservando il moto ondoso dalla riva, non parla con lieve ottimismo di superficie, non è uno sbiadito panorama davanti al quale sospirare, bensì un atto di coraggio, un arrendersi, come nella melodia, ad essere forti e coraggiosi, a prendersi la responsabilità di essere felici senza sentirsi degli stupidi guerrieri, perché è una nostra scelta: innamorarci e prendersi cura, amarsi, è solo una nostra scelta e Lana ce lo canta, appunto, in un’arrendevole melodia che conserva tutta l’energia fondamentale.

Infatti tutto in “Every Bad” è veicolato verso la catarsi, tuffarsi in mare per perdere il superfluo, l’inutile, ciò che ci appesantisce e che, in realtà, se ci riflettiamo tanto da farci male, non esiste. Quello che suonano i Porridge Radio è ciò che stiamo imparando: che ci dovevamo fermare, perchè è potente la terra, viva davvero. Dana riesce ad uscire dalla nostra visione del mondo e a guardare il mare, sospendendosi completamente, per venire fuori, per riuscire a vedere. Imperdibili.