Musica Per Bambini – Alla Fiera Della Fine

“Che cos’è una storia?”
“La nostra scusa per essere due persone invece che una”

Un Signore e il suo fido Dipintore si aggirano per una singolare fiera, dove tramite le storie di quest’ultimo prendono vita racconti stralunati, mondi paralleli popolati da bambini fantasma, ortaggi intraprendenti, viaggiatori del tempo, paladine palindrome e finali a sorpresa.

Il progetto del piacentino Manuel Bongiorni dà alla luce un concept album sui cosiddetti “plot-twist” narrativi, e lo fa con il suo unico miscuglio di elettronica, metal, cantautorato e musica medievale, un linguaggio unico, un concentrato di generi e stili che può lasciare spiazzati, ma che rivela la genialità di Bongiorni nell’aprire una porta su terreni sonori mai esplorati per poi però richiuderla subito dietro di sé, creando un campo di battaglia esclusivamente proprio.

La pubblicazione è affidata all’etichetta Trovarobato (con lui dal 2008, con “Dio contro Diavolo”), questa volta assieme a Hukapan, di Elio e le Storie Tese; infatti, in aggiunta ad Andrea “Manzo” Mansi (storica spalla di Manuel), Giovanni Gulino (Marta sui Tubi), Nicola Manzan (Bologna Violenta), gli Ottone Pesante e altri ospiti gli stessi Elio e Rocco Tanica collaborano nei brani Vivere nel tuo Naso, Mario Antiorario e Cartolino.

Dalla cornice narrativa di stampo medievale e rinascimentale si sviluppano storie da ogni epoca, passato, presente e futuro si alternano e alle volte si mischiano negli episodi del disco. Ma è un caos ben organizzato quello di Musica Per Bambini, nulla è casuale negli arrangiamenti (che sia un cambio improvviso di tempo o un’incursione fulminea di chitarre metal in un brano acustico) come nei testi, apparentemente deliranti ma capaci in modo sorprendentemente efficace di dare vita a universi fiabeschi e oscuri, a individui atipici (o fin troppo tipici?) e alle loro esistenze grottesche, malinconiche, beffarde, prive di etica o, in certi casi, di fortuna.

Bongiorni veste i panni di un moderno bardo e ci canta di personaggi come Marmellano, intraprendente bimbo che decide di partire con la sua bici per “fare il giro della realtà”, OcchioTristo MenaGramura, monatto innamorato della Morte, la quale finirà per ghermirlo portandolo all’inferno, o il Temutissimo Vampiero, protagonista dell’omonima canzone, partecipe nell’ombra delle vicende più importanti della Storia, dall’antico Egitto all’anno 3009. Quest’ultimo brano, posto alla fine dell’album, è la summa del percorso intrapreso da Musica Per Bambini fino a questo punto. La base strumentale alterna un’elettronica tagliente e spigolosa (che non fa rimpiangere i Coil di The New Backwards) e i raffinatissimi arrangiamenti acustici a opera del trio Friedrich Micio. Una difficile convivenza di stili, manifesto del progetto di Bongiorni, che raggiunge qui un perfetto equilibrio; potremmo trovarci alla corte di un re come a un rave su un pianeta lontano, non c’è più differenza. Dentro questo marasma sonoro voci distorte ci raccontano l’epopea di un singolare “morto vivo” che affronta passo dopo passo le stranezze della vita terrena, per ritrovarsi infine secoli dopo a guidare l’umanità alla conquista dello spazio poiché solo lui, essendo immortale, “può completare un viaggio intero”. Ma la sua decisione finale è l’ennesimo colpo di scena in questa singolare rassegna di storie.

“Alla Fiera della Fine” aggiunge pagine pregiate al canzoniere di Musica Per Bambini e ci ricorda, ancora una volta, quanto i suoi lavori siano indispensabili nel panorama musicale nostrano. Non ci resta che aspettare con ansia il prossimo capitolo, per venire travolti ancora una volta dal suo folle e labirintico universo.