Pantha Du Prince – Conference Of Trees

Ben lontano dai suoi primi lavori, Pantha Du Prince ha percorso un incredibile avvicinamento alla natura che l’ha portato a ricreare suoni con strumenti ricavati dagli alberi stessi, dalla cui lentezza e perseveranza ha preso spunto per il disco.

Questo lo si capisce subito, dai primi 10 lentissimi minuti dell’apertura, seguita da pezzi che aggiungono suoni e voci (degli alberi) senza variare ritmo e senza discontinuitá, per poi arrivare a qualche sussurro e addizione elettronica in When We Talk (appunto).

Da qui il viaggio prosegue nella sua direzione e incontra ció che di nuovo l’autore riesce a mettere in campo per sé stesso, aggiungendo pian piano la sua influenza a quella degli alberi, alzando i ritmi e dando spazio all’elettronica che idealmente associamo al produttore tedesco, senza mai esagerare ma lasciando assaggi futuristici sparsi tra le fronde che si rarefanno sempre di piú.

Difficile vedere il lavoro come composto da 10 pezzi distinti quando non ci sono momenti di discontinuitá e quando si riesce a non perdersi solamente perché si é su un sentiero che, anche se non conosciamo, seguiamo ad intuito fidandoci di chi l’ha tracciato.

Partiamo dal bosco profondo e ne arriviamo fino al ciglio, scorgiamo una cittá e realizziamo che rilascia dei suoni incredibili, e finiamo il nostro viaggio con piú consapevolezza di ció che ci circonda, con 12 minuti puliti che raccontano come anche questa cittá si sia adattata ai suoni della natura, ricordandoli e interpretandoli a modo suo.