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Eye Flys – Tub Of Lard

2020 - Thrill Jockey
noise rock

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Tracklist

1. Tubba Lard
2. Guillotine
3. Predator And Prey
4. Not Ready For Tomorrow
5. Reality Tunnel
6. Nice Guy
7. Chapel Perilous
8. Extraterrestrial Memorandum
9. BLS
10. Perception Is Gamble


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Così, dopo Dylan Walker (coi suoi Sightless Pit) anche Spencer Hazard si fa un giretto fuori da casa Full Of Hell e va ad installarsi nella sua, chiamata Eye Flys. Un supergruppo per gentaglia inferocita (che proviene da Backslider e Triac), dato che ora non credo vada più di moda chiamarli “side project”. In effetti non ha più molto senso, perché ogni creatura che popola questo mondo assurdo che è quello della musica estrema del Nuovo Millennio, ha una sua storia da raccontare, non meno incisiva delle band di provenienza dei membri.

Ecco, ora, questi Eye Flys per me sono una rivelazione vera e propria, uno di quei gruppi che negli anni ’90 avrebbero gettato le basi di certo groove e noise metal. Sapete chi mi ricordano? Nailbomb, Crisis, Fudge Tunnel, Helmet e, beh, se dovessimo spingerci più avanti nel tempo, i Daughters. Con i quattro di Providence, il quartetto condivide quel retrogusto di violenza e cemento, sangue e cenere che piove dal cielo dopo un incendio doloso durato ore e ore. C’è tanto sporco, non solo nelle parti strumentali, ma anche nelle liriche che inanella Jake Smith, e il tipo pare seriamente incazzato, pronto a gettarsi al collo degli aguzzini di gioventù e un mondo che puzza di coercizione, stupri, politiche inique odio e caos. Come i migliori assaltatori hardcore-punk (mi vengono in mente giusto i Nausea), questi Eye Flys vogliono far male, e farne tanto. 

Smith, Hazard, Forrest e Bernstein sono una schiacciasassi impazzita che prende sotto tutti coloro che osano contrapporvisi. “Tub Of Lard” è una macchina perfetta, con un suono cesellato e affilato, gonfio e dissennato. Le chitarre sono tuoni che piovono giù da un cielo in cui nuvole nefaste si affastellano le une al fianco delle altre. La spaventosa cifra di brani come Reality Tunnel (una In The Meantime targata 2020), Tubba Lard e Not Ready For Tomorrow è il sound che calzerebbe a pennello ad una squadra di demolizione pronta a far brandelli della lurida società di cui sopra. Efferatezza contro efferatezza, come una catarsi da fight club, Nice Guy attacca al muro i misogini e li mette ko (“You fuckin’ prick, get a life/Nobody owes you access to their bodies”), mentre le sei corde impazziscono virando hardcore sull’estenuante Chapel Perilous (Jake vomita frasi che si scolpiscono nell’acciaio “The map is not the territory/the future is not the past”), il tutto condito da una sezione ritmica incessante e brutale oltre i limiti della decenza.

BLS ed Extraterrestrial Memorandum sono una lectio magistralis di noise-rock che Amphetamine Reptile avrebbe pubblicato senza pensarci su due volte su 7” stampati sul delirio, uno schizzo di sangue sul muro bianco di una nazione agli sgoccioli. Perception Is Gamble è la perfetta chiusura che lancia lo sguardo su città in decomposizione, metropoli americane come cimiteri svuotati, tribalismi post-urbani di questi anni ’20 di disgregazione sociale.

L’involontaria, perfetta colonna sonora per tempi in cui la paura è oltre ai livelli di guardia.

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