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Maserati – Enter The Mirror

2020 - Temporary Residence Ltd.
post-rock / psych

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Tracklist

1. 2020 
2. A Warning In The Dark
3. Killing Time 
4. Der Honig
5. Welcome To The Other Side 
6. Empty 
7. Wallwalker 


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Se Coley Dennis, Matt Cherry, Chriss McNeal e Mike Albanese fossero in questo momento davanti a me gli farei una bella ramanzina puntandogli il mio dito indice contro! Li guarderei di traverso e gli direi che così non si fa! Una band formidabile come i Maserati non può starsene 5 anni – tanto è passato dal precedente album “Rehumanizer” – lontana dalle scene. Alzi la mano chi non è d’accordo.

Il suono post-rock, psichedelico e carpenteriano della band strumentale di Athens è tornato. Un ritorno poderoso, potente, granitico. Il settimo album dei Maserati coincide con i loro 20 anni di carriera. 2 decadi passate in giro per il globo a portare la loro musica carica di un’energia che, a quanto dimostra il nuovo disco “Enter The Mirror”, uscito il 3 aprile scorso, non si è affatto sopita.

Preceduto dal singolo di lancio Wallwalker, i Maserati hanno dato alla luce un lavoro che è un macigno scagliato con devastante potenza verso lo spazio più profondo. Il percorso produttivo di “Enter The Mirror” ha visto la presenza di John Congleton, producer capace di mettere d’accordo sia la scena mainstream che quella underground, vincitore di un Grammy e al lavoro sui recenti album di gruppi come Swans e artisti come Angel Olsen. E non è certo roba di poco conto! Aggiungiamoci poi che alle registrazioni del disco ha preso parte anche il buon Bill Berry dei R.E.M., che per un attimo ha lasciato orto e giardino di casa per sedersi di nuovo davanti alla sua batteria.

Le 7 tracce di “Enter The Mirror” sono un flusso musicale cadenzato da un ritmo ipnotico, ossessivo, che scivola via senza soluzione di continuità tra sonorità retro wave, vedi 2020 e A warning in the dark, martellamenti heavy-rock come in Killing Time, dove la voce filtrata dal vocoder rende il suono ancor più cosmico e vere e proprie spacconature kraut sulle note di Der Honing, dove la testa inizia ad ondeggiare avanti e dietro rendendo necessario l’uso del Gps per capire dove si è finiti.

Il tempo di riprendere fiato e ci ritroviamo subito negli anni ‘80 di Welcome to the other side, sfondo perfetto per le scene d’azione di uno di quei film belli tamarri ambientati a Los Angeles che di solito uscivano nei cinema poco prima di Natale per fare il botto di incassi. Mentre i grattacieli di L.A. iniziano ad allontanarsi riflettendosi nello specchietto retrovisore ci ritroviamo nel turbinio crescente dei suoni marcatamente Carpenteriani di Empty. Per un attimo mi è sembrato di aver incrociato anche lo sguardo truce di Snake Plissken prossimo alla sua fuga. Il finale del pezzo è davvero di quelli epici all’ennesima virulenza.

Il disco si conclude con i quasi 8 minuti di “Wallwalker”, poderosa cavalcata che sarebbe stata perfetta colonna sonora alle indagini di Sonny e Rico a bordo della loro Ferrari Testarossa bianca nella Miami anni ’80 descritta da Michael Mann (…anche i migliori hanno i loro bei scheletri nell’armadio vero Mike?).

Enter The Mirror” è un disco riuscito, potente, che magari non aggiunge molto alla carriera dei Maserati, ma che di certo ce li restituisce in una forma raggiante.

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