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Ulcerate – Stare Into Death And Be Still

2020 - Debemur Morti Productions
death metal / sperimentale

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Tracklist

1. The Lifeless Advance
2. Exhale The Ash
3. Stare Into Death And Be Still
4. There Is No Horizon
5. Inversion
6. Visceral Ends
7. Drawn Into The Next Void
8. Dissolved Orders


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Quattro anni fa ero fermamente convinto che gli Ulcerate avessero raggiunto in qualche modo il loro picco artistico, dato che “Shrine Of Paralysis” rappresentava (almeno all’epoca) la summa definitiva delle caratteristiche del loro sound. Ora, quattro anni dopo son ben felice di ricredermi e questo perché il gruppo di Auckland sposta ulteriormente più in alto l’asticella delle proprie capacità e torna con un disco che già dalle preview dava il sentore di qualcosa di clamoroso.

Dopo la svolta di “The Destroyers Of All” i neozelandesi hanno sviluppato, nei due dischi successivi, le due più importanti caratteristiche del loro suono: il death-metal dissonante, claustrofobico e totalmente impenetrabile in “Vermis” e la vena più atmosferica e catastrofica nel successivo “Shrine Of Paralysis” in un percorso che non è praticamente mai incappato in un passo falso.

“Stare Into Death And Be Still” è l’ennesimo step evolutivo in cui la violenza, la tecnica e la complessità di un genere come il Death-Metal rappresentano ormai solamente il veicolo con cui il trio crea le proprie trame sonore, fatte di riffing alieno, dissonante e al contempo melodico che prende in prestito soluzioni dal Black-Metal meno ortodosso, e dinamiche ritmiche assolutamente perfette. Mai infatti si erano sentite le chitarre di Michael Hoggard così in sintonia con il drumming di Jamie Saint Merat chearricchisce e valorizza ogni riff, ogni singolo passaggio con gusto, eleganza e un’efficacia rara. Un’ulteriore menzione va fatta per la prova vocale intensa e spaventosa del bassista Paul Kelland.

Come sempre provare a descrivere i singoli brani è un impresa impossibile, talmente alta è la densità di elementi contenuta di di ognuno di essi, ma episodi come Stare Into Death And Be Still, Visceral Ends o la conclusiva Dissolved Orders rappresentano indubbiamente i picchi emozionali dell’intero lavoro.

Ostico ed impegnativo come pochi, “Stare Into Death And Be Still” è un gioiello nero, privo di imperfezioni che metterà a dura prova la vostra resistenza mentale e dal quale ne uscirete frastornati ma allo stesso tempo affascinati e dipendenti.

Disco estremo dell’anno (salvo ulteriori miracoli).

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