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Tornare a vincere, di Gavin O’Connor

Tornare a vincere

Scheda

USA, 2020 –  drammatico, sportivo – Durata: 135?
Titolo originale:
The Way Back
Regia: Gavin O’Connor
Soggetto: Gavin O’Connor, Bradley Ingelsby
Sceneggiatura: Gavin O’Connor, Bradley Ingelsby
Fotografia: Eduard Grau
Montaggio: David Rosenbloom
Scenografie: Douglad A. Mowat
Costumi: Cindy Ewnas
Musiche: Rob Simonsen
Suono: Bob Kellough
Cast: Ben Affleck, Al Madrigal, Michaela Watkins, Janina Gavankar, Hayes MacArthur, Rachel Carpani, Malene Forte, Lukas Gage 
Uscita: 6 marzo 2020 (USA), 23aprile (Italia) solo per il mercato home video
Distribuzione: Warner Bros.


Il quarantenne Jack Cunningham, operaio edile, divorziato ed ex stella del basket, viene contattato dal suo vecchio liceo per sostituire il coach della squadra di pallacanestro vittima di un improvviso attacco cardiaco. Jack dopo il liceo ha abbandonato il basket e per lui questa potrebbe essere un’occasione per un nuovo inizio.

Ben Affleck, esattamente come Jack Cunningham, cerca di trovare un nuovo inizio per una carriera composta da alcuni alti, l’Oscar per Will Hunting – Genio ribelle e il successo di Argo, e una vita alla deriva a seguito di divorzi, litigi continui con la bottiglia e flop al botteghino. Il personaggio alcolista disegnato dalla sceneggiatura dello stesso Gavin O’Connor, a quattro mani con Brad Ingelsby, pare scritta su misura per fare da terapia per il suo amico attore già diretto nel recente passato. Purtroppo la pellicola non regge all’urto di troppi argomenti posti sul fuoco trascinandosi con tutti i prodromi della storia piena di redenzione con molte cadute provenienti da un passato fatto di una carriera sportiva carica di successi e la fine nell’oblio di una vita fatta di fallimenti rovinosi, nonostante però la bravura dell’attore originario di Berkeley, e non Boston come molti pensano, sul finire ci si accorge come sia soprattutto la vita del protagonista che diviene centrale rispetto alla narrazione toccando numerosi nervi scoperti, come il rapporto con la moglie e la bottiglia, ma senza approfondirne alcuno.

Nulla aggiunge il rapporto instaurato solo superficialmente con i giovani membri della squadra di basket liceale, esattamente come il suo passato sportivo. Da vedere solamente per assistere a una buona prova di Affleck senza affezionarsi però troppo alle vicende umane di mister Cunningham.

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