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Brian Eno and Roger Eno – Mixing Colours

2020 - Deutsche Grammophon
ambient / modern classical

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Tracklist

1. Spring Frost
2. Burnt Umber
3. Celeste
4. Wintergreen
5. Obsidian
6. Blonde
7. Dark Sienna
8. Verdigris
9. Snow
10. Rose Quartz
11. Quicksilver
12. Ultramarine
13. Iris
14. Cinnabar
15. Desert Sand
16. Deep Saffron
Cerulean Blue
Slow Movement: Sand


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L’ultima ufficiale collaborazione dei fratelli Eno risale all’ormai lontano ’83, stiamo parlando di “Apollo: Atmospheres and Soundtracks”. A quasi trent’anni di distanza esce Mixing Colours, il nuovo album firmato Roger and Brian Eno.

Si tratta di due artisti legati dallo stesso sangue, ma che sono abbastanza diversi musicalmente. A Brian, sicuramente il più famoso dei due, si deve il contributo pioneristico ad un genere che oggi si è sviluppato pienamente, ma ai tempi era qualcosa di nuovo, specialmente a livello concettuale: l’ambient music. È un genere che si distingue dagli altri proprio per quella che è la sua caratteristica principale, ossia la funzione di sottofondo sonoro.

Può sembrare diminutiva una tale definizione, ma non è così. L’ambient music viene composta con lo scopo di mettersi in secondo piano, di accompagnare l’ascoltatore nella sua meditazione, nello studio o nel lavoro che sta svolgendo. Fa da contorno a tutto il resto, riempiendo di suono ciò che forse è troppo vuoto. La musica ambient può dar colore ai nostri momenti: sta proprio in questo la sua bellezza. Brian Eno ha contribuito a dar vita a questo innovativo concetto di composizione, ad una musicalità che sa mettersi in disparte, ponendo al centro l’ascoltatore. Tutto questo con una formula che negli anni è risultata semplice, delicata ed elegante. Mentre suo fratello minore, Roger, è un musicista minimalista e pianista, legato alla scuola impressionista (“Debussy”). Nella sua comunque lunga carriera, si è dedicato allo studio e alla ricerca di nuove soluzioni cromatiche e timbriche, principalmente attraverso melodie di pianoforte.

Dalla collaborazione tra i due nasce un disco disteso ma essenziale. Il pianoforte di Roger suona leggero e si avvia verso direzioni sonore che strizzano l’occhio all’ambient. Si creano così atmosfere sospese ma anche confortanti, che fondono le melodie dei tasti bianchi e neri con un sublime lavoro di sound design, che da sempre caratterizza i lavori di Brian. “Spring Frost”, “Blonde”, “Dark Sienna”, sono un misto tra il dolce e il nostalgico; “Celeste”, “Dark Umber”, “Ultramarine”, sono invece più tensive e cupe. Non mancano, seppur in maniera ridotta, altri strumenti come gli organi di “Obsidian”, e sfaccettature più elettroniche come in “Verdigris”.

Mixing Colours è un album composto da ben diciotto tracce, che supera l’ora di ascolto: una produzione ambient a tutti gli effetti. Mixing Colours è così profondo nella sua, per così dire, semplicità. Mettetelo in riproduzione e lasciatevi lentamente trasportare. Stiamo parlando dei fratelli Eno.

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