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Kaitlyn Aurelia Smith – The Mosaic of Transformation

2020 - Ghostly
ambient / elettronica

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Tracklist

1. Unbraiding Boundless Energy within Boundaries
2. Remebering
3. Understanding Body Messages
4. The Steady Heart
5. Carrying Gravity
6. The Spine is Quiet in the Center
7. Overflowing
8. Deepening the Flow Of
9. Expanding Electricity


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Negli ultimi anni il percorso musicale di Kaitlyn Aurelia Smith ha subito una continua mutazione di forma.

Se con “The Kid” (2017) aveva in parte abbandonato le sonorità electro-progressive per far spazio ad uno stile più vicino all’art-pop e alle neo-psychedelia, nel 2019 ha ufficialmente cambiato pelle con l’album “Tides”, interamente dedicato allo yoga e alla meditazione.

Da un’evidente (e lunga) ricerca, in primis personale che inevitabilmente confluisce in un certo tipo di sperimentazione artistica, nasce “The Mosaic of Transformation”. Il concept dell’album è l’elettricità, non intesa come sistema complesso di fili ed interruttori, quanto come elettricità vitale, energia cosmica e mistica.

È un album etereo, che non si presenta mai uguale a se stesso anche dopo diversi ascolti. Unbraiding Boundless Energy within Boundaries è un brano che, seppur breve, invita a lasciarsi andare, a percepire la propria pelle come mezzo di trasmissione di energia e non come confine tra il dentro e il fuori, a “liberare energia sconfinata tra i confini”.

Remebering è il brano forse più etereo, come aria, reso ancora più suadente dai campionamenti vocali, la cui delicata voce si ritrova anche in The Steady Heart. Carrying Gravity si pone come una possibile linea temporale con “Tides”, un sound ambient leggero, intimo ed introspettivo. In Expanding Electricity è espresso il manifesto d’amore per l’elettricità vitale

I guess in one sentence, this album is my expression of love and appreciation for electricity
(Kaitlyn Aurelia Smith)

Mentre scriveva e registrava, la Smith ha iniziato una pratica quotidiana di movimento fisico, facendo del suo corpo un transistor in grado di far passare, come un sistema di input-output, l’elettricità, in modi che richiamano la sua pratica audio, che invia corrente attraverso sintetizzatori modulari e nell’aria attraverso gli altoparlanti. Non danzatrice per definizione tradizionale, ma un corpo fluido in movimento che crea un linguaggio visivo che traccia frequenze visibili.

È un lavoro modulare, in cui ogni singolo tassello che ha contribuito alla trasformazione è sia un’entità a sé, sia una parte del tutto. È un album che, per chi è poco avvezzo ad argomentazioni come energia cosmica, meditazione, yoga ed altri new ageismi, potrebbe risultare di non immediata comprensione.

Ma anche in quel caso sarebbe impossibile non apprezzarne l’eleganza e la sensazione, impagabile, di pacificazione col mondo.

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